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Milan, un futuro ancora tutto da decidere

Federica Di Bartolomeo

Il futuro del Milan è ancora in bilico, tra cambiamenti societari, tecnici e di giocatori. Il finale di stagione sarà decisivo.

Milan ancora in corsa? Dipende dall'obbiettivo: il terzo posto è utopia soprattutto se non si approfitta dei passi falsi delle concorrenti, stesso discorso per la qualificazione diretta all'Europa League, resta il sesto posto unico pass rimasto per l'Europa. Da difendere, però, anche quello dato che il Sassuolo è solo a -4 e il Milan deve ancora incontrare Juve e Roma.

Per salvare la stagione quindi non bisogna fallire in finale di Coppa Italia, un'impresa se si considera con che passo marcia la Juventus. Milan sicuramente sfavorito, ma è risaputo che nelle sfide singole la sorpresa è dietro l'angolo, soprattutto se si guarda la posta in gioco per i rossoneri. A caricare l'ambiente ci ha pensato il presidente, che dopo aver esplicitamente dichiarato di non gradire il gioco di Mihajlovic, in una fresca intervista rilasciata ai microfoni di Tele Radio Stereo si è così pronunciato: “Penso che in caso di vittoria del Milan sulla Juve in Coppa Italia, meriterebbe di restare allenatore”.

Novanta minuti quindi per valutare l'operato di un allenatore, ma la strategia utilizzata potrebbe anche essere un'altra: il presidente tecnicamente avrebbe già deciso e in questo modo cerca di spingere la squadra, che sostiene Mihajlovic, a dare il 100% in finale per salvarlo. Non sono però del tutto convinta che la decisione del presidente sia rinunciare a Mihajlovic, nonostante i chiari segnali lanciati. Le alternative infatti non sono poi così convincenti, si è parlato di Brocchi, ma no neghiamolo farebbe la stessa fine di Inzaghi, Di Francesco che è stato accostato al Milan da un po' di tempo è, sì, un buon allenatore ma non si è ancora confrontato con una grande squadra e il Sassuolo gioca a memoria con gli stessi giocatori da diversi anni, i top allenatori invece non sono disponibili e soprattutto il Milan non può permetterseli, detto questo Mihajlovic resta, con o senza Coppa in tasca! È la soluzione non solo più giusta, ma anche più conveniente.

E poi quel: “Non so quanto questo sia da attribuire all'allenatore, alla squadra o alla società che non ha saputo scegliere i giocatori giusti. Ma non è solo colpa di Mihajlovic” detto dal patron rossonero in riferimento al gioco della squadra ha aperto non poche ipotesi. A rinnovarsi magari sarà proprio la società con l'ingresso di Sabatini, prossimo all'addio con la Roma, oppure si tornerà a parlare di Mr. Bee o di altri eventuali acquirenti. È anche vero, però, che Berlusconi cambia idea facilmente e nelle prossime ore potrebbe anche rimangiarsi quello che ha detto, l'ultima parola è la sua, si sa, ci toccherà quindi aspettare due mesi per sapere cosa deciderà.

Intanto la pausa non poteva arrivare in momento migliore, due settimane di stop saranno utili per ritrovare concentrazione e serenità e pensare in che modo rimediare al bottino povero delle ultime tre partite: solo due, infatti, i punti conquistati sui nove a disposizione. Serve un tour de force dalla prossima gara di campionato fino alla fine, per dire almeno di averci provato e chiudere la stagione a testa alta. La partita contro la Lazio nonostante la delusione del risultato, ha portato qualcosa di buono: la conferma che la coppia d'attacco Bacca-Luiz Adriano è quella che funziona meglio. Si andrà avanti con loro, che insieme hanno partorito appena 23 gol, pochi se si considera che Higuain da solo ne ha segnati 29, ma che comunque dimostrano di intendersi alla perfezione.

Si chiuderà quindi così come si era partiti con la coppia sud americana, sperando che Menez e Balotelli si rendano comunque disponibili a dare una mano alla squadra.

@FedericaDB22