Reduce da prove positive e da risultati confortanti, il Milan di Vincenzo Montella ospita domani il Crotone a San Siro nell’anticipo delle 12.30: si tratta di una sfida che può consentire ai rossoneri milanesi un ulteriore balzo in classifica a consolidamento del secondo posto, con la speranza di distanziare le avversarie per la corsa all’Europa.
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Milan, una prova di maturità per l’alta classifica
Il Milan, pur nel rispetto che si deve ad ogni avversario, ha il compito di sconfiggere il Crotone di mister Davide Nicola approfittando di un calendario amico che vede in programma alcuni scontri diretti di sicuro interesse.
Alla luce della sconfitta dell’Inter di Stefano Pioli, travolta al San Paolo da un grintoso Napoli, ed approfittando degli appassionanti confronti diretti, in programma stasera e domani, allo Juventus Stadium tra i campioni d’Italia e la splendida Atalanta di questo inizio a stagione e all’Olimpico tra Lazio e Roma, il Milan rincorre l’invidiabile possibilità di accorciare le distanze dal vertice o, ipotesi più realistica, allungare sulle dirette rivali per le coppe europee.
Va tuttavia ricordato come il Crotone sia formazione da non sottovalutare. Sebbene ultimi in classifica e con una sola vittoria all’attivo, i pitagorici di mister Nicola hanno raggiunto, come puntualmente ricordato da Montella in conferenza stampa, un discreto equilibrio tattico e, complice il ritorno allo stadio amico Scida di Crotone, quella fiducia necessaria per affrontare con la sfacciataggine e l’incoscienza tipica delle matricole l’avventura nella massima divisione.
E proprio la sfrontatezza, così necessaria per affrontare con leggerezza le sfide della Serie A, è qualità che Montella vuole vedere nel suo giovane Milan. Il tecnico campano mostra di fidarsi dei suoi giovani, lodati in conferenza per mentalità ed atteggiamento, e si aspetta da loro una prova di maturità pur mantenendo i piedi ben saldi a terra. Se domani una vittoria può lanciare definitivamente il Milan come serio ed autorevole pretendente, a cinque giornate dal termine del girone di andata, ad uno dei tre posti Champions League, è però importante saper dosare gli entusiasmi e lavorare con umiltà per portare avanti i princìpi di continuità e bel gioco, tanto cari al tecnico campano, ancora oggi ribaditi in conferenza ed avvalorati dai 19 punti conquistati - su 24 disponibili - negli ultimi due mesi.
Il Milan più giovane degli ultimi 30 anni, sceso in campo ad Empoli con una età media di 23,6 anni, deve proseguire nell’obiettivo di crescita: del resto, il lavoro a tutto tondo effettuato in settimana, come sottolineato stamane da Montella, su mente, corpo e tattica, unito alla politica di valorizzazione dei giovani ribadita dalla conferma di Mario Pasalic e dal rilancio di M'Baye Niang, sono segnali di grande attenzione ad un gruppo non vuole fallire il test di maturità.
Enrico Maggioni
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