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Milan, un’aeroplanino sempre di moda

Donato Bulfon

Per la successione di Cristian Brocchi, torna di moda in casa Milan, il nome di Vincenzo Montella, attuale tecnico della Sampdoria.

Cosa che davvero poteva concretizzarsi la scorsa stagione, quando i rossoneri avevano dato il ben servito a Filippo Inzaghi e il tecnico campano che si liberava della Fiorentina. Ma poi la storia è andata diversamente. Berlusconi, messo alle strette da Galliani tra Mihajlovic, Montella e Sarri, ha scelto il serbo e poi sappiamo come le cose sono andate a finire.

A distanza di diversi mesi, ora la storia sembra ripetersi. Cristian Brocchi, promosso dall'ex Cavaliere in Prima Squadra dopo le buone prove in Primavera, sembra già essere in fase calante, dopo le prime quattro partite tutt'altro che esaltanti alla guida del Diavolo. Berlusconi ama rischiare, soprattutto per il bel "giuoco" tanto a lui caro e quello del fidato Brocchi sembrava essere il nome giusto per tornare al calcio spettacolo accantonato da Mihajlovic.

Ma le qualità del tecnico campano non si discutono. La sua mentalità è quella del vincente, figlia anche di una carriera importante da calciatore. Montella vuole sempre vincere e lo vuole fare giocando bene e imponendo il proprio gioco su quello dell'avversario. Le buone stagioni a Firenze lo hanno dimostrato come anche, in parte, al suo esordio alla guida della Roma.

La domanda ora è questa. Le caratteristiche sembrano sposarsi perfettamente sull'identikit voluto da Berlusconi, potrebbe essere quindi Montella la scelta giusta? Difficile da dire ora, soprattutto in un momento pieno di sconvolgimenti societari. Ora serve pazienza: con ogni probabilità tra un mese ne sapremo di più, quando i giochi saranno fatti, sia in campo che fuori.

 

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