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Montella chiama, San Siro risponde: il Milan ha ritrovato il suo pubblico

Tifosi del Milan
Ieri contro il Pescara, per la prima volta dopo tanto tempo in una partita non di cartello, i rossoneri hanno giocato davanti a molti tifosi in festa

Edoardo Lavezzari

Nel corso di questi primi mesi in rossonero, Vincenzo Montella ha chiamato molte volte i tifosi, sottolineando l'importanza di giocare in uno stadio pieno, caldo e sopratutto pronto a supportare la squadra. Una circostanza, questa, che negli ultimi anni si è vista ben poche volte anche e soprattutto a causa dei modesti risultati di una squadra che fino a pochi anni fa era ai vertici del calcio italiano e tra le più importanti società d'Europa. Eppure qualcosa inizia, lentamente, a cambiare e ieri contro il Pescara abbiamo avuto una prova importante in questo senso. A San Siro c'erano 36mila spettatori, record stagionale (se escludiamo naturalmente il boom di Milan-Juventus) e risultato ancora più importante se consideriamo il valore (relativo) dell'avversario.

Non è tutto però, perchè il Milan ha potuto beneficiare, come è capitato raramente negli ultimi anni, di un pubblico pronto a supportare la squadra fino all'ultimo secondo, ma che soprattutto si è astenuto dal fischiare nei momenti più complicati del match, come invece succedeva regolarmente fino a poche settimane fa. Nel finale di partita, anzi, quando la squadra è sembrata in difficoltà, dagli spalti si sono levati diversi cori in favore della squadra e Montella, , ha subito sottolineato l'importanza dell'evento: "La squadra aveva bisogno qualcosa di più nel finale ed è arrivato dal pubblico oggi, l’aria è diversa e di questo sono orgoglioso e i ragazzi sono felici. Dobbiamo alimentare quest’aria nuova con le prestazioni e lo spirito”.

Una dichiarazione d'intenti quella del tecnico rossonero, rivolta tanto alla squadra quanto ai tifosi, un modo per crescere ancora, tutti assieme e riportare il Milan agli antichi splendori e alle posizioni che gli competono. L'augurio è che ci voglia poco tempo, i tifosi rossoneri soffrono da troppi anni, il momento di voltare pagina (non solo fuori, ma anche in campo) è arrivato.

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