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Montella come Allegri: le analogie con il passato

Redazione

Interessante confronto tra allenatori stasera in Milan-Juventus, con corsi e ricorsi storici. Montella è sulle orme di Allegri, ma può tentare il sorpasso..

Il momento è arrivato. San Siro finalmente pieno, bandiere pronte a sventolare in mezzo a scenografie che immaginiamo già strabilianti, tifosi vogliosi di emozioni e campioni sul terreno di gioco. Campioni affermati, quelli juventini pentacampioni d’italia, e campioni in erba quelli rossoneri, con questi ultimi pronti ad affrontare un esame di maturità contro giudici severi e implacabili che ne misureranno ambizioni e capacità. Ma una sfida nella sfida è rappresentata dal faccia a faccia tra i due tecnici, Massimiliano Allegri e Vincenzo Montella.

Dopo 8 giornate, Montella ha raccolto 16 punti, mentre  - al primo anno in rossonero - Allegri era secondo con 17 punti. Il suo Milan alla nona si fermò proprio contro la Juve di Delnari (sconfitta 1-2, Quagliarella, Del Piero). Oggi Montella può sfatare il tabù Juve (imbattuta da 9 confronti diretti) e superare il suo predecessore, vincendo la nona giornata e volando a 19 punti. Il tutto senza dimenticare che quell'anno il Milan, alla fine, vinse lo scudetto...

Allegri fu infatti campione d’Italia al primo colpo (stagione 2010/11), con una squadra che in quell’ottobre 2010 era ancora alla ricerca della sua identità. Fallito il primo grande scontro al vertice contro i bianconeri, la formazione di Allegri avrebbe di lì a poco liberato il potenziale che l’avrebbe condotta a fine stagione al titolo.

Sei anni dopo, ecco il Milan di Vincenzo Montella. Così lontano e diverso da quello del passato. Secondo in classifica a 16 punti, a cinque punti di distanza dalla Juventus, questo Milan giovane, un pò sfrontato e ingenuo a tratti, è pur sempre pieno di entusiasmo e parte sfavorito. Può però lanciare il guanto di sfida alla corazzata bianconera.

Montella sta modellando, passo dopo passo, un progetto a sua immagine e somiglianza. Si prodiga a predicare lavoro ed umiltà, sta portando avanti tutto a fari spenti ma con grande determinazione. E il gruppo cresce, con una serenità che a Milanello non si vedeva da tempo.

Alla vigilia di un cambiamento societario epocale, con Silvio Berlusconi pronto a consegnare la società nelle mani di un ambizioso consorzio cinese, una vittoria milanista nella sfida odierna, oltre a rappresentare un ulteriore punto di svolta a favore di Montella nel confronto tutto rossonero con Allegri, darebbe al Milan ulteriore slancio verso le zone alte della classifica portando i rossoneri a due soli punti dall’All Star bianconera. Sarebbe l’inizio di una cavalcata trionfale? Difficile, praticamente impossibile. Però, un altro piccolo mattoncino verrebbe messo..

Enrico Maggioni

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