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Oggi inizia ufficialmente la stagione sportiva 2016/17. Il Milan sarà guidato da Vincenzo Montella. Il tecnico è pronto a cominciare e ora si sta godendo gli ultimi giorni di vacanza. Da lunedì tutto sarà diverso e l'aeroplanino si ritroverà catapultato nel mondo Milan: il 4 sarà a Casa Milan per organizzare il lavoro, pianificare il mercato; 5 e 6 a Milanello ci saranno test atletici; il 7 sarà il grande giorno, con il raduno e la sua presentazione.
Il rischio di farsi cogliere impreparati dopo essersi ritrovati all'improvviso immersi in questo ambiente è enorme. Le pressioni a cui sarà sottoposto Montella saranno, si legge su "La Gazzetta dello Sport", molto diverse da quelle del suo passato. Ma, in ogni caso, in un certo senso l'aeroplanino ha sempre vissuto un po' di turbolenze: dall'ultimo anno a Firenze fino ai mesi in blucerchiato. Ha sempre dimostrato di non lasciarsi trasportare e saper mantenere la calma.
Ai microfoni di Premium Sport, ieri, ha parlato della sua fede rossonere e di molto altro: "Ho sempre sognato di giocare nel Milan, ma il dott. Galliani non mi ha mai preso. Lo ha fatto ora da allenatore, ho qualche capello bianco in più. Van Basten è da sempre il mio idolo, ora spero di poterlo incontrare. Noi allenatori viviamo di cambiamenti e quando ce n'è uno è sempre una forte emozione. In settimana cominceremo a lavorare seriamente: il Milan deve tornare grande non solo in Italia. Lavoro ce n'è e la sfida è ardua. So cosa fare. Per colmare il gap con la Juventus serve che i giocatori diano il massimo. Sono loro a fare la differenza e quindi bisogna farli rendere al top.".
Di Montella ha parlato anche Gianni Rivera, un grande del passato milanista, a Radio 2: "Gli auguro di fare bene, ma non dipende solo da lui. Affinchè le cose funzionino servono tante cose insieme: società, giocatori ecc".
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