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Montella ha trovato il suo undici, a Firenze non si cambia

Stefano Bressi

Il Milan visto contro la Lazio ha convinto Montella a non modificare la formazone contro la Fiorentina. I rossoneri riproporranno l'undici di martedì sera.

Il Milan nel corso dell'avvio di stagione non aveva molte certezze, ma grazie alle due vittorie consecutive ottenute contro Lazio e Sampdoria adesso Vincenzo Montella può sorridere. I rossoneri le stanno acquisendo e il non aver preso gol è sicuramente un fattore positivo. La base tattica dell'allenatore campano è sempre il 4-3-3, anche se contro i biancocelesti Montella ha dimostrato di amare il movimento da parte dei giocatori in campo. Martedì sera, infatti, in fase di possesso era evidente l'accentramento di Giacomo Bonaventura in posizione più avanzata rispetto a Juraj Kucka e Riccardo Montolivo, che si stringevano. Con Suso e M'Baye Niang larghi si otteneva dunque una sorta di rombo in attacco. La squadra ha risposto bene alle richieste e questo assetto sembra aver convinto Montella.

I giocatori scesi in campo contro la Lazio sono quelli che meglio gli consentono di mettere in pratica questo modulo, anche se a gara in corso i rossoneri si sono adattati anche dopo le sostituzioni con ottimi risultati. Quando Manuel Locatelli ha preso il posto di Suso, è stato Montolivo ha ricoprire il ruolo che precedentemente aveva Bonaventura, avanzando dietro Carlos Bacca. Jack si è così spostato sulla fascia sinistra e Niang ha cambiato versante. Nonostante l'esito positivo, Montella sembra però intenzionato ad affidarsi agli stessi undici che avevano iniziato contro i capitolini.

Il tridente composto da Bacca, Niang e Suso compone il reparto che al momento dà più certezze all'Aeroplanino e per ora il Milan sembra non poter prescindere da nessuno dei tre. Finora solo loro si sono iscritti alla classifica marcatori. Il centrocampo sembra aver trovato un equilibrio con Kucka che lavora in interdizione, un ritrovato Montolivo in cabina di regia e Bonaventura che nonostante attraversi una fase calante ha dimostrato, contro la Lazio, di avere delle caratteristiche davvero preziose, quali la capacità di ricoprire nello stesso match più ruoli e la dedizione sia al sacrificio che alla fase di costruzione. In difesa, il dato che recita zero gol subiti nelle ultime due gare (macchiato dalla rete presa fortuitamente contro l'Udinese nel terzultimo match) dice già tutto. Gabriel Paletta e Alessio Romagnoli sembra si siano definitivamente consolidati. L'unico ballottaggio ancora aperto è quello sui terzini: Davide Calabria ha disputato un'egregia partita martedì e Montella sembra intenzionato a puntarci molto, riconfermandolo; a sinistra Mattia De Sciglio sembra in ascesa, ma Luca Antonelli potrebbe riprendersi il posto. Ovviamente è inutile fare le ennesime lodi a chi dà ogni volta il proprio decisivo contributo tra i pali rossoneri.

Montella ha trovato la sua squadra, con delle riserve che comunque gli danno garanzie, ma adesso spetta ai giocatori dare le risposte giuste. La Fiorentina sarà un banco di prova importantissimo per capire se effettivamente il Milan è cresciuto, sotto molteplici aspetti. Inoltre, un altro risultato positivo darebbe uno slancio significativo alla stagione.

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