archivio2016

Montella può stare sereno: il bonifico arriva tra 4 mesi

Stefano Bressi

Il mercato non ha soddisfatto Montella, ma a disposizione c'era un budget limitato. I cinesi non hanno sbagliato a fare il bonifico. Arriverà tra 4 mesi.

Era maggio, la cordata cinese e tutti i tifosi sognavano un grande Milan. I nomi erano di quelli importanti: Unai Emery, Medhi Benatia, Zlatan Ibrahimovic. Il mercato targavo "China" stuzzicava la fantasia. Ancora, però, c'era solo un'esclusiva a trattare con Fininvest. Nicholas Gancikoff aveva idee ambiziose: fare l'a.d. e ridare lustro al Milan, convincendo i cinesi dell'imprescindibilità dell'operazione. Al punto di promettere loro di portare in Italia il più forte calciatore della Chinese Super League.

Le cose, però, cambiano in fretta: Emery al PSG, Benatia alla Juventus, Ibrahimovic al Manchester United. Il mondo Milan torna sulla terra. La trattativa va per le lunghe. La convivenza con Adriano Galliani per via del mercato condiviso è mal digerita. Al Milan tornano Gabriel Paletta e Suso. Partono Alex, Boateng, Mario Balotelli e Jeremy Menez. La campagna acquisti porta Leonel Vangioni e Gianluca Lapadula, preso con i soldi pagati dalla Roma per Stephan El Shaarawy. Il resto lo fanno le operazioni che non vanno in porto: Marko Pjaca è solo un illusione, dopo settimane di corteggiamento firma con la Juve. Intanto si assiste a un tira e molla per Mateo Musacchio, Leandro Paredes e Milan Badelj. Nel frattempo Carlos Bacca è clamorosamente sul mercato. Il rinforzo in difesa, alla fine, è Gustavo Gomez.

Arriva la firma del preliminare, salta Gancikoff. Adriano Galliani resta forse per l'ultima volta da solo al comando. Qualche tifoso inizia ad avere dubbi sulla Cina che verrà, di già. Perché a Malpensa non arriva più nessuno. Ad accendere la miccia è il caso legato a Rodrigo Bentancur e Josè Sosa: a ferragosto Silvio Berlusconi decide di concedere un extra budget di 15 milioni, offerti in toto al Boca Junior per Bentancur. Sul giocatore, però, c'è il diritto di prelazione della Juventus, che ancora una volta mette i bastoni tra le ruote. Per la metà il Milan vira su Sosa, che non soddisfa i tifosi. Da quel momento la parola d'ordine è "prestito". Non si può fare altro. Ecco Mario Pasalic. E in tutto questo i cinesi e Marco Fassone cosa fanno? Vigilano. Non vanno oltre. Tranne in un'occasione: Alessio Romagnoli è incedibile. Il Milan perde a Napoli e l'Inter spende, Vincenzo Montella ironizza: "Forse i cinesi hanno sbagliato l'indirizzo del bonifico". Battuta non gradita, il mister spiega pubblicamente. Questo mercato, comunque, porta la firma per l'ultima volta di Fininvest. A gennaio i nomi possibili sono quelli di Rodrigo Caio, Mateo Kovacic e Anwar El Ghazi. A quel punto i cinesi, finalmente, faranno il bonifico.

TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:

SEGUICI: