Il nuovo che avanza. Nel Milan visto ieri sera a San Siro contro la Lazio, si è potuto notare che la squadra di Montella poteva vantare molti giocatori nati dopo il 1990, segno che la strada intrapresa è quella giusta per un rinnovamento mirato e un ritorno agli antichi fasti.
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Montella riscopre Calabria: Abate rischia il posto
Donnarumma, Romagnoli, Niang, Suso, De Sciglio e non ultimo, Davide Calabria. Ed è proprio il giovane terzino classe '96 ad essere la più bella sorpresa della vittoria dei rossoneri contro i biancocelesti di Simone Inzaghi. Personalità, attaccamento alla maglia, voglia di arrivare: tutte caratteristiche che il ragazzo nato a Brescia sta pian piano facendo vedere di sé stesso. Non solo. Calabria ha un'altra dote, non meno importante delle altre: l'umiltà. Sì, perchè il buon Davide sa quali sono i propri mezzi, importanti, ma senza il lavoro quotidiano e la crescita passo dopo passo, non potranno mai essere messi in mostra. E Calabria questo lo ha capito e ha lavorato sempre a testa bassa, parlando poco e correndo molto.
In procinto di essere ceduto in prestito la scorsa estate, con il Cagliari molto interessato prima di ripiegare su Isla, il giovane terzino rossonero ha convinto tutti in allenamento, dimostrando che in questo Milan ci può stare, anzi, può ricoprire un ruolo importante, soprattutto ora che gli altri diretti concorrenti al ruolo sono in difficoltà. Certo, gli acciacchi di Abate, De Sciglio e Antonelli e i problemi di ambientamento di Vangioni, hanno reso possibile un suo impiego nelle ultime gare, ma questo non significa che il ragazzo non meritasse l'opportunità. E Calabria non se l'è fatto dire due volte: è entrato in campo con il piglio del giocatore esperto ed ora, è proprio il titolare Abate a tremare.
Perchè Davide corre, e lo fa velocemente: tanto che le corsie di sorpasso sono aperte e anche il posto da titolare non è più una chimera.
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