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Montella, ritorno a Firenze con vista sull’Europa

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Montella torna a Firenze, dove ha allenato dal 2012 al 2015. Con i viola ha sfiorato la Champions e ha sempre raggiunto l'Europa, ora ci prova con il Milan.

Stefano Bressi

Dopo le due vittorie consecutive contro Sampdoria e Lazio, il Milan cerca conferme. I rossoneri questa sera affronteranno uno tra gli avversari più difficile con cui battersi in queste situazioni: la Fiorentina. I viola arrivano dal pareggio di Udine e da un inizio di stagione tribolato. La voglia di rivalsa è sicuramente tanta e il match con il Milan è sempre vissuto in modo particolare. Anche in casa rossonera, però, c'è chi sente maggiormente il peso di questa partita. Vincenzo Montella torna nella città che lo ha consacrato da allenatore e dove ha allenato dal 2012 al 2015.

Il tecnico ha confessato di avere un ottimo ricordo sia della città che dei tifosi, mentre il distacco e il rapporto complicato è con la società. Con i giocatori ha instaurato ottimi rapporti e la prova sono le parole d'affetto rilasciate da Borja Valero e la forte volontà di Mati Fernandez di trasferirsi al Milan in estate. Anche i tifosi sono rimasti molto legati all'Aeroplanino, impossibile fare altrimenti. Con Montella la Fiorentina ha messo in mostra per la prima volta in Italia un calcio "spagnoleggiante". La Fiorentina di Montella è stata il modello dei tanti club che oggi mettono in mostra un calcio più offensivo e fatto di possesso palla. Il suo gioco è sempre stato spettacolare e i tifosi ne hanno goduto per anni. Uno dei momenti più alti, in questo senso, è stato raggiunto, ne saranno felici i tifosi rossoneri, contro l'Inter quando, con i viola in vantaggio e in controllo della gara, i sostenitori fiorentini hanno iniziato a cantare "il pallone è quello giallo, il pallone è quello giallo", proprio per sottolineare il tanto possesso della squadra di Montella e l'impotenza degli avversari.

Il bel calcio porta sempre a buoni risultati. "Si può perdere una partita giocando bene, ma alla lunga si raggiungono gli obiettivi", ha detto proprio Montella durante la conferenza di presentazione. A Firenze i risultati sono sempre stati positivi. Il tecnico campano ha sempre raggiunto l'Europa League e nella stagione 2012/13, la prima in Toscana, ha sfiorato la Champions, persa proprio in favore del Milan. Adesso il destino, in un momento chiave per la stagione rossonera, lo pone proprio contro la Fiorentina. L'obiettivo minimo è quello che in viola ha sempre raggiunto, l'Europa League, e vincere stasera sarebbe un passo avanti importante, contro una diretta concorrente. Il ritorno a Firenze di Montella può essere simbolico: nella corsa all'Europa, il suo Milan deve passare da dove lui ha dato il massimo finora. Una sorta di tappa. Un test per stabilire se questo Milan è già all'altezza di tornare in Europa o se il pellegrinaggio nei campi d'Italia alla ricerca di risposte deve continuare.

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