- Calciomercato
- Redazione
archivio2016
Se nella scorsa stagione Sinisa Mihajlovic prima e Cristian Brocchi poi poche volte si sono trovati ad affrontare il dubbio su chi schierare al centro del reparto offensivo, lo stesso discorso non si può certamente fare quest’anno per Vincenzo Montella. L’arrivo in estate di Gianluca Lapadula, sbarcato a Milanello dopo la splendida stagione in Serie B al Pescara, e le ottime prestazioni fin qui disputate in campionato, sembrano aver iniziato a mettere in seria difficoltà l’ex tecnico di Fiorentina e Sampdoria. Con Carlos Bacca che ora pare perdere sempre più importanza e fiducia all’interno dello spogliatoio milanista. Il perché è facilmente intuibile. Lo scorso anno è stato un tassello imprescindibile della squadra, grazie alle sue 18 reti siglate in 38 presenze di campionato, mentre quest’anno sta faticando - e non poco - a trovare continuità.
Dopo le tantissime voci di mercato estive, con il West Ham che sembrava ad un passo dall’ingaggio del giocatore, il colombiano sembrava aver spazzato via tutte le voci sul suo futuro già dalla prima partita di campionato. A San Siro si presenta il Torino di Sinisa Mihajlovic, suo ex allenatore: occasione troppo ghiotta per essere sprecata, tanto che Bacca segna una tripletta da incorniciare. Da lì in poi arrivano altri tre gol, contro Sampdoria, Lazio e Sassuolo. Tutto nella norma per un attaccante dal calibro dell’ex Siviglia, se non che dal 2 ottobre qualcosa inizia a rompersi. Sia nelle prestazioni in campo che nel rapporto con Montella. La partita con il Sassuolo, infatti, è stata l’ultima che ha visto andare Bacca in gol e, nonostante le tante altre opportunità concessagli dal tecnico campano, il giocatore non pare essersi più ripreso.
Una situazione difficile e confusionaria per il colombiano che ha lasciato la strada spianata a Lapadula. L’ex Pescara, infatti, si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa e, finora, ha siglato 4 reti e un assist nei 408 minuti complessivi giocati in campionato. Ma non solo. Perché l’italo-peruviano pare anche funzionare meglio di Bacca negli schemi di Montella: viene più spesso incontro alla palla e gioca più con i compagni di squadra. Caratteristiche che all’allenatore milanista piacciono eccome. Senza dimenticare, poi, l’impegno e la cattiveria che in ogni gara, dalla più prestigiosa ad una semplice amichevole, tira fuori. Anche i numeri sinora parlano chiaro. Persino dal punto di vista delle reti: in questa stagione Bacca è riuscito ad andare in gol ogni 154 minuti, mentre Lapadula ogni 102 (quasi un gol a partita, ndr). Ecco spiegato come l’ex Pescara sia riuscito a scalare in maniera vertiginosa le gerarchie del tecnico milanista e a lanciare il dubbio nella dirigenza milanista di cedere Bacca a gennaio per fare cassa. .
Prima della nuova finestra di mercato, in ogni caso, il Milan sarà chiamato a disputare altri importanti match. E i il dilemma di Montella su chi affidare le chiavi dell’attacco per le prossime partite potrebbe continuare molto a lungo. Dopo le due gare in cui l’attaccante colombiano è stato costretto a restare fermo ai box, con Lapadula preferito entrambe le volte all’ormai sfiduciato Luiz Adriano, oggi l’ex Siviglia è tornato ad allenarsi con i compagni (leggi ) e già dalla sfida di sabato sera contro l’Atalanta potrebbe tornare disponibile. Già dal prossimo match, insomma, l’allenatore campano potrebbe tornare alle prese con difficili scelte di formazione. E già da sabato i tifosi potrebbero iniziare a capire le vere intenzioni del tecnico per le prossime settimane. Affidarsi all’uomo più in forma del momento o provare a ridare fiducia ad un giocatore pagato 30 milioni di euro solamente poco più di un anno fa?
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
SEGUICI SU: /// /// /// ///
© RIPRODUZIONE RISERVATA