Con il Milan secondo in classifica e pronto a sfidare sabato sera a San Siro la Juventus capolista, per Vincenzo Montella sono giorni intensi. Il tecnico, intervenuto in diretta a Milan TV, ha fatto il punto della situazione sulla squadra, ecco le sue parole:
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Montella: “Secondo posto? Io guardo avanti, dobbiamo crescere”
Si inizia parlando della classifica: "Guardo avanti, a obiettivi a lungo termine. L'importante è crescere e lavorare sulla crescita, la squadra sta migliorando e di questo sono contento".
La panchina del Milan: "Non ho mai parlato con nessuno quando ero in altre squadre, ho sempre avuto il massimo rispetto per i club in cui sono stato".
Niang: "L'ho voluto conoscere prima di dare un giudizio questa estate. Le bravate di alcuni fanno più rumore di quelle di altri. Niang è ancora giovanissimo e può migliorare in tutto, lavora per diventare un campione. Dal punto di vista tecnico, deve fare più gol".
La psicologia con la squadra: "La cosa più complicata è entrare nella testa dei ragazzi e fargli capire che possono fare di più Serve tempo e anche un pizzico di fortuna. Far capire il proprio modo di lavorare non è facile. I ragazzi vanno in campo e meritano grandi complimenti. Mi piacerebbe che ci fosse qualche titolo in più su di loro".
La Juventus: "Domani inizieremo a preparare la partita, dobbiamo arrivare carichi alla partita di sabato"
Il cambio di modulo: "L'evoluzione c'è sempre, ma dipende sempre da quanto cresce la squadra. La cosa più importante sono i principi di gioco".
Van Basten: "E' sempre stato il mio idolo, fin da bambino, ma mi piaceva vedere anche come si muoveva Virdis".
Ancora sulla Juventus: "Noi dobbiamo pensare a fare la nostra partita, non a loro. A livello agonistico non dovremmo essere inferiori, anzi dovremo essere superiori da questo punto di vista".
Il passato alla Fiorentina: "Il ricordo più emozionante è stata proprio una partita contro la Juventus, quella in cui abbiamo segnato 4 gol in 20 minuti".
Ancora Niang: "Lui e Caccia hanno un ottimo rapporto, ora dovrà crescere nei colpi di testa"
Locatelli: "Domenica ha fatto una buona partita. Arrivava da una settimana sotto i riflettori ed è giovanissimo. Gli ho chiesto di giocare semplice e lo ha fatto, è stato bravo a non sbagliare più niente dopo esser stato ammonito".
Il ruolo di Bonaventura: "Non credo abbia le caratteristiche per giocare davanti alla difesa e sta facendo benissimo da mezzala e tra le linee. E può migliorare ancora tanto".
De Sciglio: "Mattia ha bisogno di fiducia e qui l'ha avuta dal primo giorno. Ha un grande spirito di appartenenza al Milan, è un ottimo giocatore per la nostra squadra".
La difesa a tre: "E' una novità che stiamo provando a impostare. Domenica a Verona l'abbiamo provata per la prima volta"
Berlusconi: "Non l'ho sentito dopo la vittoria con il Chievo, ma la sua è una presenza costante, sentiamo la sua vicinanza".
Lapadula: "Domenica ha fatto una grande partita, gli manca il gol, ma appena lo farà si sbloccherà anche a livello mentale. Deve stare tranquillo, ma arriverà presto il suo momento e dimostrerà di saper segnare in Serie A".
L'esultanza dopo i gol: "Solo quando finisce la partita si può esultare (ride, ndr). Dentro di me però sono molto contento quando segnamo".
Kucka: "Sta facendo ottime cose, ha fatto un grandissimo gol di sinistro"
Bacca: "E' ben inserito nella squadra. Ci sta garantendo tanti gol, mi è piaciuto anche per come è entrato in campo domenica. Ho apprezzato il suo modo di partecipare alla partita dalla panchina".
I tifosi: "Sono contento per la loro stima, l'ho sempre sentita. Mi sento in debito con loro per questo, li ringrazio. E' un grande stimolo per me".
Milan-Juventus: "Ci saranno in campo tanti grandi giocatori. La cosa più importante sarà l'atteggiamento in campo, speriamo di vincere tanti duelli soprattutto in mezzo al campo".
La cessione del club e la squadra: "Poteva essere un alibi, ma non deve essere così. La società ci è molto vicina, è sempre presente".
Galliani: "E' un grande dirigente, mi sostiene totalmente, anche se su qualcosa non è d'accordo. Questo è molto importante per un allenatore".
L'esperienza: "Tutto può insegnare qualcosa. A me è servita molto anche l'esperienza dell'anno scorso. Si cresce sempre ogni anno".
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