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Montella: “Servirà la partita della vita, voglio un Milan al 100%”

Vincenzo Montella, allenatore del Milan
Suona la carica Montella in vista del match di venerdì in Supercoppa contro la Juventus. L'Aeroplanino non pensa al mercato, ma solo al presente"

Stefano Bressi

Venerdì sarà Supercoppa Italiana. Venerdì sarà di nuovo Juventus-Milan. Una delle partite più importanti dell'anno, se non la più importante. I rossoneri cercheranno la rivincita dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia dell'estate scorsa e proveranno nuovamente a conquistare un trofeo. L'ultima volta in cui il Milan ha alzato una coppa era agosto 2011, più di cinque anni fa. Era proprio una Supercoppa Italiana. Intervistato da Tuttosport, Vincenzo Montella suona la carica ai suoi, chiedendo il 100% e la partita della vita. Il Milan vuole dare battaglia.

Sulla Juventus: "Credo sia dal 1996, con la Samp, che la affronto. Sono stato in piazze come Roma e Firenze, ma non mi sono mai iscritto tra quelli che la odiano. Odio è una parola troppo grossa. Vincono più degli altri, normal che tutti la vogliano battere. Non credo si scansi nessuno, Buffon sarà stato male interpretato. Vincere sarebbe una bella storia, per la squadra, per Berlusconi e anche per me. Per tutto questo gruppo".

Su come vincere: "Abbiamo già battuto la Juve. Sono stati costruiti per vincere la Champions, è ovvio che dominino"

Su Higuain: "È costato 90 milioni per la legge della domanda e dell'offerta. Se pensiamo a cosa porta lui e cosa un giocatore medio è normale ci sia questa differenza".

Sul Milan non abituato a grandi partite: "A maggio hanno disputato la finale di Coppa Italia. E poi credo che la mia squadra in campionato abbia giocato molte partite come se fossero finali. Anche con la Roma la mentalità era quella. Risultato a parte, i ragazzi mi sono piaciuti".

Su Berlusconi: "Ci capisce, è democratico. Alcuni consigli sono molto interessanti. La quotidianità ce l'ho io però. Ascolto, ma valuto nella sua interezza. Non è sbagliato dire che quelli davanti possano giocare come dice lui, però ci sono anche altri da valutare".

Sull'atteggiamento con la Juve: "Voglio vedere l'atteggiamento giusto. Non basta essere al 90% con loro, servirà il 100% e anche di più. Poi ci vuole un po' di fortuna. La Juve ha vinto cinque scudetti e mezzo... Tra campionato e finale non cambia nulla in quanto a valori in campo. Toccherà a noi osare di più e giocare la partita della vita".

Su chi deve ringraziare: "Qualcuno lo devo ringraziare, non è merito mio se sono lì. Devo ringraziare chi mi ha preceduto. Mi gioco una finale grazie a Mihajlovic, a Brocchi e ai giocatori che c'erano un anno fa".

Sulla formazione: "Non so ancora, Bonaventura è recuperato, Bacca è il nostro bomber. Non ho le statistiche esatte delle altre squadre, ma penso che un po' tutti cambino formazione con frequenza. Non esiste quasi più una formazione tipo. Le rose sono ampie anche per questo".

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