La sensazione è che Vincenzo Montella vorrebbe dimostrarsi più entusiasta, più ottimista per il futuro, ma poi si morde la lingua e non si espone. Troppo pericoloso farlo adesso, dopo solo due partite d'estate. Non cade in tentazione. Nessun proclamo, solo un'analisi lucida depurata dall'intimo godimento per aver visto tante belle cose, scrive La Gazzetta dello Sport. Giusto così, visto che tutte le volte in cui il Milan, negli ultimi anni, si è affacciato alla finestra col panorama migliore poi è caduto di sotto. Doveroso, però, mettere in evidenza ciò che è stato fatto.
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Montella sogna in grande, ma non lo dice
Ecco le parole di Montella sul match vinto contro i bavaresi: "La squadra si sta convincendo delle idee da portare avanti. Ci stiamo preparando a creare qualcosa di importante. La cosa che più mi è piaciuta è il pensiero unico di squadra, il concetto di sacrificio. Conta la prestazione, non il risultato. E la prestazione resta quella che dà la convinzione di portare avanti un pensiero. La partita è lo spot migliore per il Milan? Rischia di essere una domanda a trabocchetto. Vogliamo un calcio piacevole, che passa dal comando della partita. Il Bayern ha avuto più possesso, ma i numeri vanno interpretati e spesso vince chi è più efficace. La nostra è stata un'ottima partita, li abbiamo messi in difficoltà. C'è stato qualche momento di sfiducia, ma ci siamo ripresi. La società vuole crescere".
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