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Montella, stop al ‘guardiolismo’: profondità e verticalizzazioni le nuove armi

Vincenzo Montella Milan
Montella cambia faccia e dice stop al 'guardiolismo'. Ora il suo Milan sembra vincere con profondità e verticalizzazioni

Lorenzo Romagna

Montella, stop al "guardiolismo". 'Non c'è da vergognarsi', scrive l'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport, che aggiunge poi: 'profondità e verticalizzazioni sono le nuove stelle comete montelliane'. Quello che si sta vedendo finora sulla panchina milanista, infatti, sembra essere un altro Montella, non quello che eravamo abituati a vedere nelle scorse stagioni. Con la Fiorentina ci aveva abituato ad un possesso palla esasperato, con il Milan sembra essersi liberato del totem del 'bel giuoco' sacro per Silvio Berlusconi. 'Se hai un attaccante fulminante alla Bacca, è giusto dedicarsi alla caccia del contropiede perfetto', continua la rosea. E la prima rete rossonera ne è la vera e propria dimostrazione di contropiede perfetto.

Quello visto fino ad oggi, insomma, è un Milan giovanissimo e coraggioso. Una squadra che pare, almeno per il momento, funzionare bene, dove i terzini hanno il compito di svolgere un ruolo fondamentale. Spesso, infatti, gli attaccanti esterni (ieri Suso e Niang, ndr) tagliano in mezzo al campo per permettere ai terzini di salire e cercare magari l'assist vincente. E anche la punta centrale (ieri Bacca, ndr) spesso è costretta ad arretrare per cercare la combinazione con gli altri due attaccanti e affollare la trequarti avversaria. Qualità sulla trequarti e terzini come ali. Questo sembra essere a tutti gli effetti un Milan verticale.

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