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MONTOLIVO, capitano rinato: è tornato leader

Riccardo Montolivo Milan Serie A
Le ultime prestazioni di Riccardo Montolivo hanno convinto Mihajlovic e cambiato l'opinione dei tifosi: il capitano è tornato un vero leader della squadra

Luca Fazzini

Nella stagione 2012/13, durante la sessione estiva del calciomercato, il Milan comprò Riccardo Montolivo. In quell’annata, conclusa con la rimonta al terzo posto sotto l’egida di mister Allegri, il nuovo numero 18 del Milan si mise in luce come vertice basso della mediana, imponendosi da vero leader. In seguito, dopo l’addio di Massimo Ambrosini a fine stagione, l’ex Fiorentina,  grazie al beneplacito di Berlusconi, divenne il nuovo capitano del diavolo. Nelle prime due stagioni da milanista, il giocatore di Caravaggio collezionò con la maglia rossonera 61 presenze e 7 gol. Riccardo divenne così un punto fisso della squadra, entrando in pianta stabile anche nel centrocampo della nazionale. Nel calcio, però, i momenti negativi sono sempre in agguato: così, dopo esser stato inserito nella lista 30 calciatori pre-convocati in vista di Brasile 2014, nell’amichevole contro l’Irlanda Montolivo si fratturò la tibia sinistra. Addio Mondiale e benvenuto calvario. Questo fu il primo grave infortunio per Riccardo, una piaga che lasciò il segno. Il ragazzo però, da vero capitano, non si scoraggiò. Così, sei mesi dopo l’incidente con l’Irlanda, l’incubo era destinato a finire: “assaporare di nuovo il terreno sotto i piedi, il tuo stadio, i tifosi che ti acclamano. Bellissimo”. Con questo tweet il numero 18 festeggiò il suo ritorno in campo il 30 novembre 2014, nella sfida vinta contro l’Udinese.

L’anno scorso però, nel Milan di Inzaghi, il capitano, complice i dubbi sulla tenuta fisica, ebbe un ruolo da lavoratore part-time. Per lui ci furono solo 10 presenze, e degli assist e i gol nessuna traccia. Adesso, una stagione dopo, Riccardo Montolivo si è ripreso il Milan; e quella fascia da capitano si è trasformata nella fascia del Capitano. A inizio stagione, scalzato De Jong in panchina  - ora in America – Montolivo ha convinto Mihajlovic a riconsegnargli le chiavi del centrocampo. Il numero 18 con personalità è entrato nella cabina di regia della squadra e, dopo un girone di assestamento, sembra essersi rigenerato.

E’ anche per merito di Montolivo se la manovra rossonera è diventata più fluida. Il giocatore è il perno centrale del centrocampo a quattro di Mihajlovic. Infatti, se Bertolacci e Kucka devono lottare ogni giorno per conquistarsi una maglia titolare la domenica, il capitano è l’uomo scelto dal tecnico per dare solidità in mezzo al campo. Non solo, l’eleganza del numero 18 sta regalando delle geometrie utili al reparto di centrocampo, valorizzando al massimo il talento di Jack Bonaventura.San Siro, ora, si sta ricredendo sul suo capitano; infatti, durante il corso della stagione, Montolivo è stato un bersaglio facile dei tifosi. Certo, molte volte è finito  giustamente sul banco degli imputati, ma, spesso, è stato vituperato senza pietà dalla sua tifoseria. Non è un caso se nelle ultime uscite Montolivo è risultato tra i migliori. Proprio nel pari con l’Udinese, il centrocampista ha lottato con forza e grinta, regalando anche qualche bel lancio.

Duttilità, tecnica e visione di gioco. Questo è il capitano del Milan. Montolivo sta prendendo sotto braccio l’intera squadra nella corsa al terzo posto. Non è un caso se il centrocampista rossonero è al comando della classifica dei palloni recuperati da inizio stagione. Da un capitano si pretendono gli straordinari, ed è giusto. Assieme al suo Milan, Montolivo sta provando a spostare in avanti di giorno in giorno i propri limiti. "Monto" deve essere il volto della crescita della squadra; per questo, oltre che il feeling con il gol, quello che gli si chiede è una trasformazione: da “leader silenzioso” a “ leader Maximo”.

Edoardo Colombo

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