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Nesta: “Montella mi piace. Ecco come fermerei Higuain…”

Alessandro Nesta Milan
Anche Alessandro Nesta, una delle tante bandiere di casa rossonera, ha rilasciato una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport'. Tanti gli argomenti toccati: dal passato in rossonero fino ad arrivare a Vincenzo Montella

Lorenzo Romagna

Una delle bandiere rossonere, Alessandro Nesta, in mattinata ha rilasciato una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport'. Tanti gli argomenti toccati: dal passato in rossonero fino ad arrivare a Vincenzo Montella. Ma non poteva di certo mancare anche quello sulla sfida di questa sera tra Milan e Juventus: "Vince il Milan - ha dichiarato sicuro Nesta alla rosea -. La Juve in Champions ha speso tanto: energie fisiche e nervose. È stato un match duro in cui ha rischiato pure di perdere e potrebbe pagare lo sforzo".

Su Montella: "Mi piace. Ho visto quasi tutte le partite. Fa partecipare all’azione il portiere, tutti che palleggiano. È bravo, il personaggio di cui c’era bisogno per risollevare un ambiente depresso. Non è un ex, è uno nuovo e forse serviva proprio questo. Se mi sta antipatico per il poker in Lazio-Roma del 2002? A me ne fece tre, perché all’intervallo mi avevano già sostituito. Fu una giornata da schifo: non so che cosa avevo quella domenica".

Su Higuain: "È un centravanti formidabile, ancora più forte nel sistema Juve. Gli devi stare attaccato, se ti prende mezzo centimetro, tira e inquadra sempre la porta. In Italia è il più bravo, all’estero no: gli preferisco Suarez".

Sulla Juventus: "La Juve è di un’altra categoria. Magari perde con il Milan, ma vincerà il campionato. In Champions è un altro discorso. È più vicina alla vetta, ma non è al livello di Real e Barcellona. Se al Milan è vietato sognare? Il Leicester ce l’ha fatta e ha trionfato in Premier, mica in Turchia o in Romania. Però la Juve è troppo forte".

Sul ricordo più bello contro la Juventus: "Manchester. Vincemmo ai rigori nello stadio dei sogni e io, che i penalty non li avevo mai calciati, tirai il quarto. Ma quella sera sentivo che dovevo farlo: sono sensazioni che non si possono raccontare. Non ero nella lista dei cinque, ma ricordo che alzai la mano e dissi che uno lo avrei battuto io: gol, angolato alla sinistra di Buffon".

Su come affrontare Milan-Juventus: "È una sfida che ti dà una carica speciale: tanta energia positiva. Il fracasso assordante di 80 mila persone, la musica dei Guns N’ Roses. Vengono i brividi. Invece ho sempre sofferto il derby di Roma: se lo perdi, per una settimana devi barricarti in casa".

Su chi poterebbe a Miami: "Dalla Juve mi prendo Chiellini: è da soccer, tosto, duro. Dal Milan, Romagnoli e Niang".

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