- Calciomercato
- Redazione
archivio2016
Forse qualcuno storcerà il naso, perché non stiamo parlando né di Messi e né di Cristiano Ronaldo, ma una cosa è certa: Mbaye Niang, attaccante francese, classe 1994, è diventato indispensabile per questo Milan.
Il numero 11 rossonero, a suon di prestazioni positive, sta conquistando la fiducia di tutti, a cominciare dall’allenatore Vincenzo Montella, che già ai tempi del raduno aveva elogiato le sue doti, nonostante non lo avesse mai allenato in carriera. Ciò che colpisce dell’attaccante transalpino, è il suo miglioramento costante, sostanzialmente partito con il Genoa di Gasperini, fino ad arrivare ad oggi.
La sua velocità, il suo dinamismo, e soprattutto il suo strapotere fisico, lo rendono un giocatore davvero imprescindibile per la squadra rossonera. Niang supera spesso il suo marcatore diretto, e di conseguenza crea superiorità numerica nella zona sinistra del campo, anche se può essere spostato anche a destra in caso di necessità. I suoi cambi di passo, le sue accelerazioni, la sua esplosività, cambiano completamente fisionomia all’attacco rossonero, troppo spesso privo di guizzi in passato.
Non a caso, la partita più brutta fino ad ora disputata dal Milan, cioè quella a San Siro contro l’Udinese, è coincisa con la sua assenza, visto che Mbaye si era fatto espellere ingenuamente a Napoli. Collegandoci proprio alla sua espulsione, il francese deve migliorare dal punto di vista mentale, proprio per continuare a crescere in maniera costante, come sta facendo. Un altro aspetto da perfezionare, è la sua incisività sotto porta. Questo è al momento il tallone di Achille del giovane attaccante, che anche nella partita contro la Lazio, ha sbagliato un gol facilissimo a porta vuota, vanificando un’ottima azione costruita sull’asse Bacca-Calabria.
In ogni caso, anche in questo fondamentale ci sono stati dei passi avanti, rispetto al primo Niang rossonero, che sbagliò quel famoso gol al Camp Nou contro il Barcellona, colpendo il palo. Infatti, con la “cura” Gasperini a Genova, il numero 11 è migliorato anche sotto quest’aspetto, dimostrando di essere sulla strada giusta.
Insomma, anche se ci sono cose da perfezionare, il transalpino può essere già considerato l’uomo in più di questo Milan, nonostante abbia solo 21 anni. Quando gira lui, i rossoneri sono più fluidi ed incisivi in fase offensiva. Questo viene dimostrato anche da quanto accaduto nella scorsa stagione. Infatti, dopo che l’attaccante si infortunò, in seguito ad un incidente stradale dopo la partita contro il Torino a San Siro, il Milan è completamente crollato in classifica, sia con Sinisa Mihajlovic e sia con il suo successore, Cristian Brocchi.
Tornando comunque al presente, l’infortunio è alle spalle, e Niang è sempre più pronto a prendersi sulle spalle questo Milan, che cerca di spiccare il volo.
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
SEGUICI:
© RIPRODUZIONE RISERVATA