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"Sono molto contento, dal primo giorno in cui sono arrivato ho parlato con il mister e so cosa devo fare per diventare un campione, sono molto determinato ad ascoltare l’allenatore: devo essere bravo in campo e fuori, ho capito gli errori che ho fatto e non devo ripeterli", . Proprio lui. Lo stesso giocatore che a Milano – non nascondiamolo – ne ha commesse di tutti i colori. Prima la guida senza patente (in cui si è spacciato persino per Bakaye Traorè, ndr), , quindi e infine, come se non bastasse, . Insomma, il palmarès rossonero del francese pare essere più che completo. Di tutto. Di tutto meno che di coppe.
Ecco perché quelle parole dell’ex Caen, arrivate dopo la prima amichevole con il Bordeaux, suonano strane alle orecchie di molti. Un Niang realmente cambiato o un Niang solo bravo a parlare? Questo il dubbio dei tifosi rossoneri. Come si suol dire: le parole le porta via il vento. E ora il 22enne dovrà dimostrare i fatti. Solo questi potranno essere in grado di decretare se il francese sia realmente cambiato. Per il momento, intanto, l’unica certezza è che . Intesa totale. E le parole di Niang lo testimoniano in pieno.
Il classe ’94 lo ha detto a chiare lettere: "Voglio diventare un campione". Il neo tecnico milanista ci proverà in tutti i modi ad esaudire la volontà del giocatore e provare a trasformarle in sue fortune. Nonostante sia trascorsa poco più di una settimana dall’inizio della preparazione a Milanello, dunque, la questione sembra già essere chiarissima. Niang non si muoverà da Milano, . Già nel giorno della sua presentazione lo aveva fatto capire ("", ndr). E ieri lo ha ribadito senza peli sulla lingua: "Se vuole diventare un campione è il momento giusto per dimostrarlo".
Parole, tante parole a cui, almeno per il momento, non sono corrisposti fatti. Nell’amichevole contro il Bordeaux, infatti, l’attaccante francese non ha di certo brillato. Ma il tempo, quello si, è assolutamente dalla sua parte. Ha soli 22 anni e una carriera lunghissima dinanzi. Le doti atletiche e tecniche – inutile negarlo – anche quelle presenti. Le ha sempre avute, fino ad ora è mancata solo la giusta testa per metterle in campo. Testa, impegno e concentrazione che potrebbero essere tirati fuori proprio da Montella. Tutto sembra incastrarsi alla perfezione. Niang-Montella-Milan. Tutti verso un’unica direzione. "", le ultime parole del tecnico rossonero. Il momento di mettersi in mostra è arrivato. A Niang la scelta finale.
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