Niang, non solo il rigore sbagliato: il momento è negativo

Basta guardare la reazione di M'Baye Niang dopo l'errore dal dischetto contro la Roma per capire l'animo del ragazzo: prima ha tirato nervosamente i pantaloncini, poi si è messo le mani sul volto. Eppure non gli esce una parola di lamentela su quel rigore sbagliato. Errore che costa caro al Milan, che esce dall'Olimpico con una sconfitta immeritata. Perché se contro il Crotone il gol di Gianluca Lapadula aveva distolto le attenzioni dal francese, stavolta il rammarico per il rigore sbagliato è enorme. Secondo errore di fila, uno dei peggiori incubi per una attaccante, secondo La Gazzetta dello Sport. Perché da queste cose nascono mille altri problemi, si perdono certezze.

Probabile, lo ha ammesso lui stesso, che il prossimo rigore sarà battuto da Lapadula. Niang, in realtà, non è il primo rigorista: il tiratore scelto è Carlos Bacca, mentre il numero 11 viene subito dopo. Ecco perché Niang ha preteso di calciare contro i calabresi. Anche Vincenzo Montella, però, sembra essersi convinto a cambiare le gerarchie.

La scelta sembra essere delle migliori, così da evitare a Niang una crisi di nervi in caso di nuovo tiro dagli undici metri e, visto che è stato anche il francese stesso a tirarsi indietro, Montella non dovrà neanche farsi forza per rimescolare i rigoristi. Errori sui calci di rigore a parte, Niang sta attraversando un periodo abbastanza buio, che è iniziato poco prima del Derby, quando gli è venuta la febbre. A Roma non avrebbe neanche dovuto giocare e solo all'ultimo l'Aeroplanino ha cambiato idea. La differenza di rendimento con l'inizio di campionato è evidente. Ecco perché sabato contro l'Atalanta potrebbe esserci quel cambio con Keisuke Honda che non c'è stato con la Roma, anche e soprattutto in vista della Supercoppa Italiana del venerdì successivo, dove sarà fondamentale riavere il Niang che tutti hanno visto a inizio anno.

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