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Niang, preziosa arma tattica: pro e contro di una sua cessione

Stefano Bressi

M'Baye Niang è uno dei giocatori più richiesti. Il francese, però, potrebbe diventare un campione ed è utilissimo tatticamente. Giusto privarsene?

Il Milan aspetta di conoscere l'allenatore del prossimo anno, ma nel frattempo non dorme. Il mercato, seppur bloccato, è sempre tenuto sott'occhio da Adriano Galliani, sia per quanto riguarda gli acquisti che le cessioni. Uno dei giocatori rossoneri più richiesti è M'Baye Niang. Il francese ha numerosi estimatori, specialmente in Premier League e il Milan, viste le sue numerose bravate, potrebbe privarsene. Il dubbio, però, sorge spontaneo: cosa è meglio mettere davanti, il talento o la testa? Perchè se è vero che si è spesso fatto riprendere, in campo nel'ultima stagione ha dato moltissimo. Bisognerà mettere su una bilancia i pro e i contro di una sua eventuale cessione e stabilire quali pesano di più.

PRO - I vantaggi che il Milan ricaverebbe dalla vendita sarebbero prima di tutto economici. Niang gode di un appeal non indifferente, lo vogliono in tanti, e questo può contribuire a far lievitare il prezzo. Il suo valore è di circa 16 milioni, ma le offerte potrebbero essere anche più alte. Per una cifra intorno ai 20 milioni i rossoneri potrebbero pensare di farlo partire, per poi puntare su un giocatore più esperto e in grado di fare la differenza da subito. Per il resto i "pro" sono davvero pochi. Forse uno potrebbe essere il liberarsi di una potenziale testa calda, ma stiamo parlando comunque di un ragazzo del 1994, ovvero di 22 anni da compiere, non sarebbe meglio aspettare?

CONTRO - Un po' più lunga la lista delle controindicazioni che seguirebbero una cessione dell'attaccante. La prima si ricava da un "pro" e l'abbiamo accennata prima: la testa calda è dovuta, probabilmente, all'età, ma quest'ultima rappresenta un fattore non indifferente per l'ago della bilancia. A 21 anni Niang ha già messo in mostra un talento che non tutti alla sua età possiedono. Il suo inserimento in squadra ha rappresentato per Sinisa Mihajlovic un punto di svolta e il suo infortunio ha causato il crollo della squadra. Per non parlare dei margini di miglioramento che ha dimostrato di avere: basterebbe essere un po' più continuo per fare la differenza. Il progresso fatto dopo l'anno in prestito al Genoa dovrebbe servire come monito su quanto rapidamente possa crescere. Anche tatticamente, il numero 19, potrebbe rivelarsi fondamentale. È un jolly capace di giocare un po' ovunque: esterno nel 4-3-3, seconda punta con un attacco a due, ala di un centrocampo a 4. Questo perchè dotato di grande corsa. Non a caso era sempre il primo a ripiegare nel 4-4-2 di Mihajlovic (giocando da punta).

Insomma, da quest'analisi è risultato che cedere Niang non sarebbe proprio una scelta dalla sicura riuscita. Sul mercato è difficile trovare un giocatore con le sue caratteristiche e soprattutto di quell'età. Peserà molto la volontà del prossimo tecnico e, forse, anche l'esito della trattativa con i cinesi.

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