Antonio Nocerino, ex centrocampista rossonero trasferitosi in Mls all'Orlando City, ha rilasciato una lunga e interessante intervista a MLSsocceritalia.com in cui ha parlato anche di Brocchi e Mihajlovic.
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Nocerino: “So che Brocchi è preparato. Mihajlovic? Non gli piacevo”
Ecco le sue parole sul'impatto con Mls: "Sicuramente positivo. E’ stato un cambiamento importante, una scelta di vita per me e per la mia famiglia. Credo di aver fatto la scelta giusta, qui a Orlando mi trovo veramente benissimo e con la lingua non ho avuto problemi visti anche i sei mesi al West Ham".
Su cosa l'ha convinto a trasferirsi: "Sono rimasto affascinato dalla scelta di Kakà, ma è con i trasferimenti di Pirlo e Giovinco che ho cominciato a guardare con interesse la Major League Soccer. Ho colto l’occasione al balzo quando si è presentata, ma ho preferito Orlando ai DC United per avere qualcuno vicino che conoscevo come Kakà in modo che mi potesse aiutare nell’ambientamento. Orlando è una grande famiglia tra club e tifosi e spero di chiudere qui la mia carriera. Giocherò altri 4 anni".
Sul lavoro in settimana: "C’è sicuramente meno tensione in settimana rispetto ai campionati europei, ma ci si allena veramente tanto. Qualcuno dice troppo, ma non mi lamento, mi sono sempre allenato tantissimo con i preparatori italiani che sono i migliori. Il nostro è europeo e non vedo differenze significative tra l’Italia e qui".
Sul tifo americano: "E’ bellissimo, i nostri tifosi sono molto caldi e quando giochiamo sembra di stare in uno stadio di Premier League. A Orlando la gente vive il club con grande passione, sembra di essere nel sud dell’Italia per l’amore che hanno per la squadra, anche perché è una realtà in crescita e lo stadio nuovo in arrivo sarà un ulteriore salto di qualità".
Sui compagni che l'hanno impressionato di più: "Non mi piace fare nomi, ma Molino, Rafael e Carlos Rivas sono ottimi giocatori che potenzialmente in Europa potrebbero fare bene. Il salto è importante, ma per età e qualità sono quelli che, se seguiti bene, potrebbero sfondare. Molino è il più pronto".
Su cosa manca ancora alla Mls: "Per migliorare a livello tattico servono allenatori preparati. Gli europei, anche per questione di cultura e storia, lo sono di più e il nostro coach (Heath ndr) infatti ci fa giocare un buon calcio. Tatticamente bisogna conoscere le diverse culture, ma io sono qui anche per questo. A 31 anni voglio divertirmi ed essere da esempio per i miei compagni aiutandoli a capire la mentalità europea qualora dovessero fare il salto. La mia disponibilità è massima come sempre".
Su Boateng: "Sono molto amico di Boateng, ma sta bene al Milan. Spero però che un giorno possa venire in MLS perché la lega ha bisogno di giocatori fortissimi come lui. Gli auguro di provare questa esperienza un giorno".
Su Brocchi: "Brocchi mi piace tanto come persona e anche come allenatore. Ho parlato con lui e so che è preparato. Spero possa vincere la sua sfida in rossonero perché se lo merita. Ora poi i giocatori non hanno più alibi. Loro e Brocchi si giocano il posto e chi non darà tutto dovrebbe essere mandato via".
Su Mihajlovic: "Mi ha fatto giocare poco, ma non ho alcun problema con lui. I giocatori vivono di queste cose ed evidentemente non gli piacevo. Ognuno fa le sue scelte, io ho fatto la mia e sono contento di essere venuto a Orlando".
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