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A Milanello, a parte i colori sociali, l'unico colore gradito è l'azzurro. Adesso che il C.t. Giampiero Ventura con le sue scelte (ha convocato cinque rossoneri per le ultime sfide della Nazionale) ha incrinato l'egemonia bianconera nell'Italia, ancora di più. Sarà anche questo, scrive il Corriere dello Sport, uno dei temi più interessanti del match che andrà in scena a San Siro sabato sera tra il Milan, secondo in classifica, e la Juventus, Campione d'Italia e leader della classifica. L'ultima volta che la squadra torinese ha perso contro il Milan sulla panchina rossonera c'era proprio Massimiliano Allegri.
La ventata d'azzurro in casa Milan è alimentata dal vivaio rossonero che sta producendo tanti campioni dal sicuro avvenire. In un'ipotetica Italia "made in Milan", spiccano infatti nomi come Gianluigi Donnarumma, Ignazio Abate, Mattia De Sciglio, Manuel Locatelli, Davide Calabria e Luca Antonelli, tutti prodotti del settore giovanile del Milan, anche in epoche diverse. I giovani rossoneri, però, non si limitano a quelli della cantera, considerando che Alessio Romagnoli, M'Baye Niang e Suso sono stati acquistati non ancora ventenni. Anche i non più giovani, come Gabriel Paletta, sembrano rigenerati con la cura Vincenzo Montella.
Oltre a quelli già citati e in voga adesso c'è da ricordare Matteo Darmian, "emigrato", ma di provenienza rossonera; dietro Donnarumma c'è in attesa Alessandro Plizzari (16 anni e terzo portiere). In difesa sta emergendo molto il difensore Cutro, mentre a centrocampo Niccolò Zanellato si è già messo in mostra in prima squadra durante le amichevoli estive. In attacco da segnalare i talenti Cosimo La Ferrara e Vido. Montella avrebbe gradito forse qualche giocatore anche proveniente dall'estero, ma il lavoro svolto con il materiale della casa si sta rivelando ottimo. L'infortunio di Riccardo Montolivo, infine, ha aiutato l'Aeroplanino ha lanciare Locatelli, preferito all'esperto argentino Josè Sosa.
Appare evidente, comunque, che questa svolta giovane e italiana è stata causata anche dalla necessità di dover fare i conti con una situazione economica non più florida come in passato. L'appeal internazionale in chiave mercato non è più lo stesso di qualche anno fa e quindi i rossoneri si sono dovuti necessariamente inventare qualcosa. La classifica, però, adesso sorride al Milan. Vedremo se qualcos'altro cambierà.
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