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Dopo un'estate difficile, Montella trova finalmente tutti i quattro nuovi acquisti titolari. Eccezion fatta di Gomez, impegnato con la Nazionale, il tecnico rossonero schiera titolari Sosa, Vangioni, Pasalic e Lapadula. Primo tempo noioso, con i padroni di casa che partono meglio e sembrano più aggressivi. I rossoneri ci provano con Sosa e Niang, ma i tentativi non vanno a buon fine. Nelle file del Bournemouth, invece, si fa vedere Wilshere, accostato al club di Via Aldo Rossi l'ultimo giorno di mercato. Nel secondo tempo, la partita si accende: Montella lancia il giovane La Ferrara, ma è ancora una volta Suso a portare avanti i rossoneri, come spesso accaduto nel corso del pre-campionato. Al 64', infatti, lo spagnolo insacca con un bel sinistro a giro. Il vantaggio ospite, però, dura pochissimo, perchè sul ribaltamento di fronte gli inglesi pareggiano con Mousset, bravissimo a trovare l'angolo giusto dal limite dell'area. Ma non è finita, perchè 40 secondi più tardi Niang si procura e realizza un calcio di rigore. Si chiude così 2-1 per i rossoneri una partita noiosa, dove gli ospiti hanno mostrato ancora diverse lacune.
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Come nel corso di tutta l'estate rossonera, è Suso l'uomo chiave del Milan. L'ex Liverpool parte in posizione di regista, un ruolo tutt'altro che abituale per lo spagnolo. Montella, dal canto suo, si trova senza alternative, anche - e soprattutto - a causa degli impegni delle Nazionali. Il numero 8 corre, si sbatte e mette ordine in mezzo al campo, mostrandosi comunque tra i più frizzanti degli ospiti. Con l'ingresso di Zanellato, poi, Suso torna nel suo ruolo originario, l'esterno sinistro, alzando ulteriormente la sua pericolosità e trovando il gol con un bel sinistro dal limite. Passa l'esame anche Josè Sosa: nonostante una partita non perfetta, il neo-acquisto gioca una gara di personalità, mostra una buona tecnica e spesso mette ordine. A fine primo tempo pasticcia un po' e commette due errori banali, ma per il resto si conferma una buona sorpresa, che potrà dare molto a Montella nei prossimi anni. Chiude il trio dei "promossi"Gabriel Paletta: dopo l'assenza di Napoli a causa dell'espulsione contro il Torino, il centrale rossonero torna in campo e disputa una buona prova, fatta di anticipi e chiusure precise. Il giocatore ex Parma mette spesso una pezza nei buchi dei compagni - Ely su tutti -, candidandosi ad una maglia da titolare contro l'Udinese.
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In un Milan che non spicca di certo, ecco alcune note dolenti che non avranno sicuramente fatto piacere a mister Montella. Iniziamo da Rodrigo Ely, che si conferma indietro rispetto a quanto chiede il tecnico. Il numero 15 è spesso in ritardo, in diverse occasioni va a vuoto e non dà sicurezza al reparto. Insieme a lui, Luiz Adriano: l'attaccante brasiliano, che dovrà lottare con Lapadula per il ruolo di vice-Bacca, è totalmente avulso dal gioco. Tocca pochissimi palloni, non fa movimento e aiuta poco in difesa, risultando distaccato dalla gara. Bocciato anche Gabriel: dopo la partenza di Diego Lopez, il brasiliano sarà il secondo portiere, ma disputa una gara tutt'altro che rosea. Il portiere mostra evidenti difficoltà con i piedi e non appare sicuro in mezzo ai pali. In compenso, molto buono l'esordio di Plizzari, giovane estremo difensore (classe 2000). Chiude la "lista nera"Ignazio Abate, che gioca una gara tutt'altro che energica: spinge poco, sbaglia tanto e non dà una grossa mano in difesa. Da lui, Montella si aspetta di più.
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Rosa ridotto al minimo per Vincenzo Montella, che è costretto a schierare tante riserve e a trovare alcune soluzioni improvvisate, come Suso in cabina di regia. Lancia nella mischia diversi giovani: La Ferrara, Curto, Plizzari, Zanellato e Pobega. In tutto ciò, non rischia in vista della sfida contro l'Udinese di domenica prossima: in campo, infatti, scendono pochi possibili titolari (Abate, Paletta e Suso), schierando diverse riserve e uno squalificato come Niang.
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