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Pagelle – Fiorentina-Milan: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

Carlos Bacca Fiorentina Milan
Tutto il meglio e il peggio di Fiorentina-Milan, gara appena conclusasi allo Stadio Artemio Franchi di Firenze

Donato Bulfon

L'ANALISI DEL MATCH

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Partita che inizia subito in maniera scoppiettante, con Bernardeschi che ci prova subito ma non inquadra la porta. Buoni i movimenti in avanti di Kalinic e Ilicic, il Milan gioca di rimessa e prova le fiammate con Niang e Bacca. La Viola sembra più viva, i rossoneri più attendisti. Niang si ritrova spesso in buona posizione per poter essere molto pericoloso, ma la mira del francese stenta ad essere accettabile. Al 22esimo l'errore enorme di Calabria, che in area stende Borja Valero. Ammonizione per il difensore e calcio di rigore per la Fiorentina: Ilicic tira a colpo sicuro, Donnarumma c'è e la palla va sul palo. Erroraccio dello sloveno che spreca una ghiotta occasione. Il Milan continua a sembrare troppo statico con la Viola che ha il controllo della gara. In un'estemporanea del match, Bacca prova un difficile colpo di tacco davanti a Tatarusanu, ma l'azione sfuma. Gara che nel primo tempo prosegue sulla falsariga dei primi minuti, con la Fiorentina che fa gioco e il Milan di rimessa. Nello specifico, serata disastrosa per De Sciglio.

Il secondo tempo parte come il primo, con la Fiorentina in attacco e il Milan attendista. I rossoneri, al sesto della ripresa, con un'ottima ripartenza di Bonaventura, vanno vicino al gol con lo stesso centrocampista su assist di Niang. Milan davvero pericoloso in contropiede: ogni ripartenza è un problema per la Viola che soffre le folate di Niang e Bonaventura, che vanno più volte vicino al gol. La Fiorentina torna a macinare gioco e Borja Valero impegna non poco Donnarumma. A metà ripresa esce l'acciaccato Niang ed entra Locatelli, con Bonaventura che si sposta in avanti. Ma la gara sembra tornare costantemente in mano dei padroni di casa, con il Milan che cerca di difendersi e poi ripartire. Sul finale dentro Luiz Adriano per Bacca ma le cose non cambiano: finisce 0-0, per una partita non bellissima che accontenta soprattutto il Milan, nonostante un possibile rigore sul finale per un fallo su Luiz Adriano.

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I TOP

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Continua il momento positivo di Gabriel Paletta che sembra l'uomo più in forma dei pacchetto arretrato del Milan insieme a Donnarumma. E' il leader, si fa rispettare con interventi decisi e precisi, mentre quando è in difficoltà ci mette mestiere. Montella può fidarsi del centrale italo-argentino, in attesa dei rinforzi di gennaio. Serata positiva anche per il contestatissimo capitano del Milan, Riccardo Montolivo, che nonostante tutto, mette ordine a centrocampo e si fa trovare sempre pronto nel cuore della lotta. Ma la certezza dietro è sempre Gigio Donnarumma che salva in più occasioni i compagni e sul rigore viola di Ilicic, aveva quasi toccato il pallone. Certezza.

 

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I FLOP

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Nella serata rossonera, il giocatore che su tutti non è apparso in serata è sicuramente il difensore rossonero Mattia De Sciglio. Errori soprattutto individuali che hanno messo in forte difficoltà in diverse occasioni i suoi compagni di reparto. Questa sera il numero 2 rossonero è sembrato il lontano parente del bel giocatore visto in Nazionale agli ultimi Europei. Molto in ombra anche Suso, sempre ai margini della manovra e lontano dalla serata migliore. Pochi spunti, se non nessuno e una serata da fantasma. Male anche M'Baye Niang che ha sbagliato diversi gol e passaggi facili, a dimostrazione che dovrà lavorare molto sul tiro in porta.

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IL MISTER

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Il Milan schierato da Vincenzo Montella questa sera era, almeno all'inizio, lo stesso che aveva battuto la Lazio. Ma contro la Fiorentina, i rossoneri hanno subito molto, rendendosi pericolosi solo in contropiede e sugli errori degli avversari. Nella ripresa il tecnico campano prova a cambiare tutto, inserendo Antonelli e Locatelli per Niang e Bonaventura. In questo modo, Montolivo ha potuto giostrare nell'ultima parte di gara con un ruolo più avanzato, sfruttandone quindi la buona serata. Ma il Milan ha sofferto troppo, e il gioco di Montella, famoso per passaggi, ragnatele e sovrapposizioni, è ancora lontano da essere applicato anche in rossonero. Ci vorrà tempo e tanto ma tanto lavoro.

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