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archivio2016
Primo lunch match della stagione per il Milan, che a San Siro ospita il Crotone: doveroso l’omaggio alle vittime della tragedia della Chapecoense, con e i giocatori in campo che si riuniscono insieme in un minuto di silenzio. La gara inizia e al 7’ è il Milan a rendersi pericoloso, con un tiro dalla distanza di Sosa che esce di poco. Un minuto più tardi, però, Locatelli perde un brutto pallone. Trotta ci prova dalla distanza, Donnarumma è bravo a deviare in angolo. Al 17’ è Lapadula a cercare la conclusione, con un sinistro a giro parato da Cordaz. Poco dopo ci prova Locatelli, ma il suo tiro finisce fuori. Successivamente Niang ha una buona chance, ma calcia alto da buona posizione. A sorpresa, è il Crotone a passare, con Falcinelli che viene dimenticato da De Sciglio e brucia Donnarumma. La chance più ghiotta arriva al 39’, quando il francese viene dimenticato dalla difesa calabrese, ma esita troppo e si fa anticipare in calcio d’angolo. Per fortuna dell'ex Caen, l’errore passa in secondo piano, perché sul corner Pasalic interviene di testa e sigla l’1-1. Si conclude così il primo tempo.
Il secondo tempo riparte subito con un’emozione: cross dalla sinistra, Abate allunga di testa e Lapadula non conclude da posizione ravvicinata. Al 7’ Lapadula si procura un rigore, che gli viene però “rubato” da Niang. Il francese tira con poca convinzione e Cordaz è bravissimo ad intervenire. Il Milan prova a reagire e rendersi pericoloso, ma non riesce mai a pungere veramente. Montella inserisce la carta Luiz Adriano al posto di Sosa. Quando il pareggio sembra essere destinato a prevalere, è ancora una volta Lapadula ad estrarre il coniglio dal cilindro, con il gol decisivo del 2-1. Il Milan vince ancora e sale momentaneamente al secondo posto in solitaria.
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Difficile trovare tante note positive in una partita così mediocre. Il migliore, per forza di cose, è Gianluca Lapadula: il numero 9 si sbatte – come al solito – per tutta la partita, si procura il rigore che Niang gli ruba e sbaglia, ma soprattutto segna il gol del 2-1 da vero bomber. La standing ovation che Montella gli regala è meritatissima è da brividi. Insieme all’ex Pescara ecco Mario Pasalic, autore del gol del pareggio, fondamentale dal momento che ha permesso al Milan di ritrovare fiducia e morale prima dell’intervallo. Non una gara totalmente rosea per l’ex Cheslea, ma la rete del 40’ è decisiva. Partita positiva per Gabriel Paletta, sempre attento e puntuale negli anticipi.
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Partita negativa, invece, per M’baye Niang: Montella si aspettava una risposta dal francese, che però non è arrivata. In astinenza di gol da un mese e mezzo, l’ex Carn ha avuto la grande occasione in occasione del rigore, sottratto a Lapadula, ma si è fatto ipnotizzare da Cordaz. Inevitabile l'uscita tra i fischi di S.Siro. Male anche Manuel Locatelli: il prodotto del vivaio gioca probabilmente la sua peggior partita da quando è titolare, perdendo diversi palloni e risultando abbastanza lento in alcune circostanze. Il nostro terzo flop è Mattia De Sciglio: preferito a Antonelli, il numero 2 non è mai pericoloso e commette diversi errori in fase offensiva, dove i suoi cross sono tutt’altro che precisi. Nel primo tempo, inoltre, si perde Falcinelli in occasione del gol.
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Partita non perfetta del mister rossonero. L'errore più grande infatti, è rappresentato dall'ingresso di Juraj Kucka. Diffidato, l'ex Genoa è partito dalla panchina così da non essere a rischio per la partita di Roma. L'Aeroplanino l'ha lanciato comunque nella mischia per gli ultiomi minuti (a vantaggio già acquisito), e Kucka si è fatto ammonire ingenuamente. Una sostituzione poco azzeccata, quando - ad esempio - in panchina c'era Poli.
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