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Pagelle – Milan-Lazio: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

Edoardo Lavezzari

Tutto il meglio e il peggio di Milan-Lazio, gara vinta dalla squadra di Vincenzo Montella con una buonissima prova e i gol di Bacca e Niang

L'ANALISI DEL MATCH

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Era dallo scorso febbraio, in piena era Mihajlovic, che il Milan non vinceva due partite di seguito. A mesi di distanza, chiusa l'era Mihajlovic e pure quella di Brocchi tocca a Montella riuscire nuovamente in questo compito e dopo la vittoria sofferta con la Sampdoria, contro la Lazio di Simone Inzaghi, i rossoneri vincono e convincono, soprattutto nella ripresa. Il primo tempo, infatti, regala poche emozioni, da entrambe le parti. Tanto il Milan quanto la Lazio producono poco e la manovra stenta a decollare. A spezzare la partita, però, sono un errore di Parolo, che regala palla ai rossoneri e il conseguente gol di Bacca, bravissimo a sfruttare il primo pallone buono ricevuto in oltre mezz'ora di gioco.

La musica cambia nella ripresa, Inzaghi toglie Djordjevic e Bastos e schiera una Lazio più offensiva con Keita e Felipe Anderson. Una mossa che apre il campo alle accelerazioni dei minuti, che non solo trovano più spazi, ma anche sicurezze perdute e non è caso che prima di segnarlo, il secondo gol venga sfiorato in un paio di occasioni dai rossoneri, una addirittura clamorosa da Niang, che poi si riscatta dagli 11 metri, chiudendo il match. In mezzo c'è solo la grande occasione della Lazio, ma Paletta è fenomenale su Keita, solo al centro dell'area rossonera. C'è tempo per una girandola di cambi, entrano Locatelli, Gustavo Gomez e un volenteroso Honda. Kucka sfiora il terzo gol su punizione e la partita si avvia alla conclusione. Il Milan vola a 9 punti in classifica e la sconfitta con l'Udinese è un lontano ricordo.

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I TOP

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Nel contesto di una partita generalmente buona, alcuni rossoneri hanno fatto decisamente meglio di altri, ecco di chi stiamo parlando:

Sempre più fondamentale in questo Milan, Carlos Bacca gioca un primo tempo quasi da spettatore in campo, ma alla prima occasione fa quello per cui viene schierato: segna. Il colombiano sfrutta l'imbeccata di Kucka, galoppa per 40 metri e infilza il portiere avversario. Nel secondo tempo, da una sua azione geniale, nasce l'azione che potrebbe portare al 2-0, se Niang non fosse divorato un gol praticamente già fatto a porta vuota.

Gustavo Gomez può aspettare, la difesa del Milan ha un nuovo padrone: Gabriel Paletta. Il numero 29, dopo due prove convincenti contro Udinese e Sampdoria, gioca una partita sontuosa e nel secondo tempo è decisivo, in tackle su Keita.

Per chiudere una parentesi su Davide Calabria, che a destra ha fatto vedere diverse giocate di qualità (su tutte il taglio in area con assist al bacio per Niang, che ha invece sprecato un gol fatto) e Juraj Kucka. Lo slovacco, al rientro dopo due partite, ha servito l'assist a Bacca per il gol dell'1-0 e nella ripresa, su punizione, ha sfiorato il terzo gol con un missile da 30 metri.

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I FLOP

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Il Milan ha vinto la seconda partita consecutiva e soprattutto nella ripresa ha disputato una buona partita, mostrando sprazzi di bel gioco, eppure non tutto quel che luccica è oro. Non tutti i rossoneri hanno convinto, ecco di chi parliamo.

Continua il periodo difficile di Giacomo Bonaventura. Il numero 5 non è negativo come contro la Sampdoria, ma non si può certo dire che abbia giocato una buona partita e sotto porta, in un paio di occasioni, ha colpito a botta sicura, ma non ha trovato la rete, anzi. Nei piani originali sarebbe dovuto stare in panchina, ma un mal di schiena di Sosa ha cambiato tutto, ma l'ex Atalanta avrebbe davvero bisogno di un turno di riposo.

Non convince a pieno nemmeno Suso. Lo spagnolo, alla quinta da titolare, è decisamente meno brillante che nelle altre partite giocate fin qui. Spesso evanescente, l'ex Liverpool in più di un'occasione rallenta la manovra rossonera e soprattutto il suo movimento a rientrare inizia ad esser letto con una certa continuità dalle difese avversarie.

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IL MISTER

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Il Milan scende in campo con il suo collaudatissimo 4-3-3, ma differenza di altre occasioni Bonaventura si alza decisamente più del solito e i rossoneri sembrano schierati, a tratti con un 4-2-3-1. Numeri a parte, quello che conta è che la preparazione della partita, da parte di Vincenzo Montella è stata impeccabile. La Lazio si è vista pochissimo dalle parti di Donnarumma. La scelta di insistere su Paletta, a discapito di Gustavo Gomez, premia il tecnico rossonero che per la seconda volta consecutiva vede la sua squadra non prendere gol. L'infortunio di Sosa costringe Bonaventura agli straordinari e anche Locatelli parte dalla panchina, poco male, Montolivo gioca una buona partita. Nella ripresa il tecnico si copre, una scelta saggia, soprattutto quando la squadra è sul 2-0, i rischi si azzerano e la partita si chiude senza problemi per il Milan.

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