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Intervenuto su Radio Sportiva nel pomeriggio di oggi, il giornalista de La Repubblica, LucaPagni, ha parlato della trattativa che potrebbe portare alla vendita del 48% delle quote del Milan alla cordata guidata da MrBeeTaechaubol: "E' una trattativa nata più di un anno fa direttamente tra Berlusconi e Bee, con la Cina che era in grande crescita e la quotazione di 1 miliardo di euro del Milan era una sorta di scommessa finanziaria divisa in due fasi: prima c'era il passaggio del 48% per 480 milioni e poi nella seconda fase ci sarebbe stata la quotazione in borsa. Dando una quotazione molto alta all'inizio si stabiliva un valore di borsa più alto. Considerando anche quanto sta accadendo sui mercati internazionali, ora non sta più in piedi questa valutazione per investire poi questi soldi in borsa. Ci sono sempre state più cordate interessate al Milan, ma la valutazione era intorno ai 500-600 milioni di euro. Il grande interesse della Cina per il mercato italiano è spiegabile con due aspetti: il primo è il grande sviluppo della classe borghese nel paese asiatico, e quindi un sempre maggior interesse per lo sport. Il secondo punto, invece è più finanziario: uno dei colossi di stato ha comprato Infront e si stanno ingrandendo nel mondo dello sport. Il calcio è sinomino di Europa, soprattutto il Milan che è una delle squadre che ha più tifosi in Asia e quindi il club di via Aldo Rossi spera di concludere questo accordo per aumentare notevolmente il proprio fatturato. Domani c'è questo incontro tra i due manager di alto livello di Fininvest e Mr. Bee che avrà la funzione di advisor. Magari avrà una piccola quota ma farà più che altro da trait d'union tra le parti. Non sarà un incontro decisivo, ma si capirà molto di più se ci siamo o meno. Gli eventuali 480 milioni finirebbero nelle casse di Fininvest, a patto di non fare l'operazione attraverso un aumento di capitale e sarà poi Fininvest a restituirli al Milan. Una parte di quei soldi, però, ovvero quelli spesi nella scorsa sessione di mercato, rimarrebbero comunque alla controllante di Berlusconi, così come i soldi che dovranno essere immessi per ripianare il prossimo bilancio. Ne rimangono degli altri, quanti non si sa, perchè la cifra sarà probabilmente inferiore a quanto detto"
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