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Due prestazioni completamente diverse, stile dottor Jekyll e Mr. Hide. Per Gabriel Paletta quella di oggi contro il Bournemouth è stata una partita diligente, intelligente e autoritaria. A dimostrazione che l'amaro esordio contro il Torino, compresa l'espulsione, è ormai dimenticato.
Quello visto in campo oggi è sembrato un giocatore diverso. Paletta si è preso la difesa sulle spalle, guidandola con sapienza e coscienza, nonostante i compagni di reparto siano stati, tra l'altro, i peggiori in campo. Abate, Rodrigo Ely e Vangioni, infatti, chi per un motivo, chi per un altro, non hanno giocato la loro miglior partita in carriera, anzi: è toccato dunque al buon italo-argentino, contenere le non poche folate offensive degli inglesi, che sotto una pioggia battente, sembravano volare. Preciso nelle chiusure, perentorio nei colpi di testa e negli anticipi, Paletta oggi ha fatto vedere il meglio del suo repertorio: un buon giocatore che se riesce a trovare la continuità giusta, può diventare davvero il titolare al fianco della certezza Romagnoli.
Nella prossima gara, a San Siro arriverà l'Udinese e Paletta sarà a disposizione di Montella dopo aver scontato il turno di squalifica. E dopo la gara di oggi, partirà sicuramente in pole davanti al paraguayano Gustavo Gomez, che ha pur sempre giocato una buona gara con la sua Nazionale. Toccherà ora al tecnico campano scegliere: meglio la precisione di Paletta o l'irruenza di Gomez? Ancora qualche giorno e poi avremo la risposta.
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