La difesa del Milan sembra essere rinata. Il merito è anche e soprattutto di Gabriel Paletta. Con il difensore azzurro in campo nelle ultime tre partite (Udinese, Sampdoria, Lazio) il Milan ha subito un solo gol, tra l'altro arrivato fortuitamente. Paletta, scrive il Corriere dello Sport, si sta dimostrando un giocatore essenziale, tranquillo e sicuro. Ma soprattutto concreto ed efficace. In estate si è a lungo cercato il partner di Alessio Romagnoli, salvo poi accorgersi che lo si aveva in casa. L'ex difensore della Roma sta giovando molto dall'affiancamento di Paletta, anche se l'italo-argentino dice di non essere lui a comandare.
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Paletta: “Milan, ora sei al sicuro!”
Ecco le sue parole: "Anche i più vecchi possono sempre migliorare, anche se qui al Milan siamo rimasti in pochi. C'è un giusto mix, i consigli possono essere utili. Dobbiamo dare il buon esempio e non sbagliare. Donnarumma, per esempio, è serio e sa ascoltare, per il resto guardate le prestazioni. Ci vuole un po' di tempo per apprendere certi movimenti da fare in difesa, ma ora li stiamo facendo meglio di prima. Sono contento che non abbiamo preso gol per due partite di fila, significa che stiamo lavorando bene, ma il merito è anche di centrocampisti e attaccanti. Tutti si applicano e i risultati arrivano. Montella, appena arrivato, ci ha detto che il segreto è essere una squadra, essere uniti. Adesso lavoriamo in gruppo, non da singoli. Solo con il collettivo possono emergere le individualità. Ora si comincia a vedere in campo. Comunque possiamo crescere ancora. Io avevo bisogno di fiducia e continuità. Sono tornato con l'idea di restare, sapevo avrei avuto la mia chance e l'avrei sfruttata, ma poi dipende dall'allenatore. Con Mihajlovic mi sono infortunato la prima settimana e al mio rientro aveva già scelto la coppia titolare. Eravamo tanti e volevo giocare, così sono andato all'Atalanta. Sto attraversando un buon periodo, rispetto all'anno scorso ho avuto il vantaggio di non saltare le amichevoli. Domenica con la Fiorentina sarà un nuovo test, serve continuità e noi abbiamo appena cominciato. Dovremo stare attentissimi. Può essere la gara della svolta, nell'ottica della continuità. Può indirizzare la stagione. Quando vinci è più facile lavorare in settimana. L'obiettivo è conquistare un posto in Europa League. Per parlare di altro è presto, ma se continuiamo con questo spirito potremo toglierci qualche soddisfazione e magari fare un pensierino alla Champions. Per noi in società è come se non fosse cambiato nulla, pensiamo solo a giocare. Ho visto il gol di Babacar, ma dovremo fare attenzione a Kalinic: corre tanto e pressa sempre, quindi dovremo far girare bene palla. Bacca è micidiale, ma sono bravi anche gli esterni che buttano palla in mezzo. Lui finalizza il lavoro di tutta la squadra. Quest'anno in rosa ci sono tanti sudamericani, ci troviamo bene. Vangioni sceglie la musica, non manca mai l'allegria. Neanche la griglia: spesso ci troviamo a casa di qualcuno per mangiare. Non esco spesso, soprattutto ora che sta per nascere la mia seconda figlia. Si chiamerà Esmeralda".
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