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Panchina Milan: la squadra è con Mihajlovic, Berlusconi vuole Brocchi

Daniele Triolo

Sinisa Mihajlovic in bilico, ma il gruppo è con lui. Il Presidente Silvio Berlusconi, al contrario, pensa al tecnico della Primavera

In questi giorni, in casa Milan, si parla molto di . La 'bomba' l'aveva sganciata, qualche ora dopo la sconfitta dei rossoneri contro il Sassuolo, il giornalista Alessandro Alciato di 'Sky Sport', il quale ha sottolineato come il tecnico serbo sia stanco delle continue interferenze del Presidente Silvio Berlusconi nel suo operato quotidiano.

Mihajlovic, , ha quindi smentito tutto, anche per proteggere l'ambiente, negando di voler abbandonare il Milan, anzi, volendo rafforzare la propria posizione, ed evidenziando la sua gratitudine nei confronti del Presidente Berlusconi e dell'amministratore delegato all'area sportiva Adriano Galliani per avergli dato la possibilità di allenare questa squadra.

Secondo gli 'spifferi' che arrivano da Milanello, come anche oggi riportato dall'inviato in loco di 'Sky Sport', Peppe Di Stefano, a fine stagione, con tutta probabilità, le strade del Milan e di Mihajlovic si separeranno: o di comune accordo, oppure perché Berlusconi, colui che, ad ogni modo, dovrà decidere delle sorti dell'allenatore del suo Milan, . Prima, però, c'è una stagione da salvare, con una qualificazione in Europa League da centrare e, possibilmente, una Coppa Italia da vincere.

A Milanello, però, come evidenziato in un articolo del direttore Xavier Jacobelli sul 'Corriere dello Sport', la situazione sembra essere diventata paradossale: , con il dirigente rossonero, che, in particolare, starebbe cercando di convincere il patron del Milan a non cambiare ancora guida tecnica della squadra. Berlusconi, al contrario, non è soddisfatto di Mihajlovic, del gioco proposto dal serbo, e vorrebbe cambiare: , attuale tecnico della Primavera, ma il rischio di bruciarlo come già accaduto con Filippo Inzaghi c'è, eccome.

Ecco perché Berlusconi continua a valutare le alternative e , tecnici bravi, preparati e che propongono un gioco offensivo e gradevole. Tutti ingredienti che solleticano gli appetiti presidenziali.