Panchina Milan, questione complicata divisa su tre fronti

Come ricordato oggi da 'La Gazzetta dello Sport', mentre ci si avvicina a grandi passi verso tra Fininvest ed il consorzio cinese per , prevista per il prossimo 7 luglio, , in casa rossonera non può non tenere banco . Ad oggi, infatti, non c'è alcuna certezza su chi sarà l'uomo incaricato a guidare il Milan nella stagione 2016-2017 anche se la corsa sembra essersi ridotta soltanto a tre tecnici: , favorito di Silvio Berlusconi, che ha già allenato la prima squadra nelle ultime sette gare della stagione appena trascorsa; , che è già stato presentato dal suo principale 'sponsor', Adriano Galliani, (nella fattispecie, il futuro amministratore delegato Nicholas Gancikoff); , profilo internazionale sul quale, però, ha evidenziato la 'rosea', i cinesi non hanno indicato finora una formale preferenza. Il verdetto dovrà arrivare presto, e, finora, sembra si brancoli nel buio. L'acquisto formalizzato ieri di , però, fornisce dei che potrebbe essere scelto per l'arduo compito di ricostruire un Milan vincente: secondo il 'Corriere della Sera', infatti, il profilo del bomber degli abruzzesi è sembrato calzare a pennello per il Milan autarchico, , voluto da Berlusconi, quello che prevede la conferma in panchina di Brocchi. Pare, però, che abbia ottenuto anche l'avallo di Giampaolo. Anche per 'La Gazzetta dello Sport', l'arrivo di Lapadula sarebbe propedeutico ad una (magari, ), schema di gioco di Brocchi e Giampaolo, ma non di de Boer, il quale, a questo punto, potrebbe anche essere stato scartato dal mazzo.

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