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Mario Pašalic nasce a Magonza il 9 febbraio 1995. Centrocampista moderno, duttile, in grado di ricoprire più posizioni in campo, questo è Mario. La scuola calcistica croata è sinonimo di garanzia, le sue qualità tecniche ne certificano le sue origini. Ama essere nel vivo del gioco. Gli piace avere il pallone tra i piedi, per questo staziona spesso nella zona centrale del campo. Ambidestro e dotato di un'ottima indole per il fraseggio: qualità questa che sicuramente farà felice Mister Montella e il suo staff.
CARRIERA
La prima squadra a credere in Mario Pašalic è l'Hajduk Spalato. Proprio con la squadra croata fa il suo esordio tra i professionisti, nell'aprile 2013, nella vittoriosa gara interna contro il Cibalia. Chiuderà la stagione con 2 presenze e un titolo: la Coppa di Croazia. La stagione successiva è quella della consacrazione: il talento croato gioca 36 partite stagionali, realizzando 11 reti. Gli occhi dei più importanti Club europei sono sul giocatore, e a spuntarla è il Chelsea che acquista a titolo definitivo il ragazzo. Mario è giovane, ha bisogno di crescere. E allora via con i prestiti all'Eibar e al Monaco: in Spagna totalizza 35 presenze, siglando 3 reti mentre, in Francia, un problema alla schiena non permette a Mario di andare oltre le 29 presenze complessive che fruttano ugualmente 7 reti. Con la Nazionale maggiore fa il suo esordio nel settembre 2014 durante l'amichevole vinta contro Cipro. Talento ancora da scoprire dunque, talento che Vincenzo Montella e il Milan sono contenti di avere a disposizione.
In bocca al lupo per la tua nuova avventura rossonera, Mario.
LE PRIME PAROLE ROSSONERE (in esclusiva a Milan TV)
"Mi sento benissimo. È un'emozione grandissima e sono molto felice e orgoglioso di entrare a far parte di uno dei più grandi Club in Europa. Sono arrivato ieri e ho tempo per adattarmi ed esplorare il mondo rossonero. Tutti questi trofei che ho visto parlano della società. Boban? È croato come me e io so tutto della sua carriera al Milan. Anche Sheva mi ha colpito perché mio fratello è milanista e so che lui è felice e orgoglioso di me e so che questo vuol dire tanto per lui. Kakà è uno dei più grandi giocatori del mondo così mi sono fermato davanti ai suoi cimeli perché me lo ricordo ancora in campo con il Milan. Le mie caratteristiche? Sono un classico numero 8. Mi piace giocare in tutte le posizioni del centrocampo, per me non ci sono problemi, gioco dove il mister lo ritiene più opportuno. Sappiamo che la scorsa stagione è stata sotto le aspettative quindi voglio giocare tanto perché per me è una grandissima opportunità. Conosco un sacco di giocatori che militano nel campionato italiano. I miei compagni di Under 21 mi hanno raccontato che è un calcio molto tattico, magari molto più improntato sulla fase difensiva. Non ho parlato con Stephan El Shaarawy perché non ho ancora avuto tempo. Non ho ancora scelto il mio numero di maglia vediamo cosa ci sarà libero. Ho già visto molti messaggi Social per me vorrei ringraziarli tutti e dire che farò del mio meglio per il Milan e che spero possa essere una stagione divertente. Forza Milan".
Fonte: acmilan.com
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