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Vincenzo Montella, per la complicata trasferta di Palermo, dovrà fare a meno di uno dei suoi pupilli, quel M'Baye Niang che, più di una volta in questa stagione, si è dimostrato il vero uomo in più del Milan, capace di spaccare in due le partite con le sue fiammate. A sostituirlo, sulla sua fascia di competenza, ci sarà, quasi sicuramente, Giacomo Bonaventura, jolly tattico dell'allenatore campano.
Chi invece, con tutta probabilità, ricoprirà il ruolo di quest'ultimo in mezzo al campo sarà Mario Pasalic: per il 21enne croato è arrivato il momento di esordire dal primo minuto, anche per dare continuità alla buona prestazione offerta nella mezz'ora della ripresa dell'ultimo match, vinto dal Milan in casa col Pescara.
Il calciatore, in prestito al Milan ma di proprietà del Chelsea, in concomitanza col suo pieno recupero fisico, sta lentamente scalando le gerarchie nei ruoli di centrocampo e si sta facendo sempre di più apprezzare da Vincenzo Montella che, in queste settimane, ha speso nei suoi confronti parole di elogio definendolo come un giocatore dalle “potenzialità importanti”.
In lui, sicuramente, il tecnico del Milan ha intravisto tutte le qualità necessarie per diventare un grande giocatore: innanzitutto la sua duttilità tattica: Mario può infatti giocare in quasi in tutti i ruoli del centrocampo andando a ricoprire sia la parte destra che la sinistra del campo, e poi la sua potenza fisica, non indifferente per la sua età e per un ruolo che spesso costringe a scontri e a un copioso dispendio di energie.
Inoltre, come ha avuto modo di mostrare anche col Pescara, Pasalic è dotato di buon palleggio, qualità utile e indispensabile in questo Milan, e buon tempo di inserimento centrale, dote che gli ha permesso, nella sua seppur breve carriera, di mostrarsi come un centrocampista col vizio del gol.
Le sue peculiarità tecniche, unite a una buona dose di personalità, hanno fatto sì che Vincenzo Montella scommettesse sul giocane croato. Se dovesse ripagare la fiducia del tecnico, questa sarà certamente la prima di una lunga serie di partite con la maglia rossonera, anche perché, come lui stesso ha dichiarato: “Le voci sul mio addio a gennaio? Le storie in tal senso non mi hanno mai distratto. Io vedo come mi tratta l’allenatore ed è stato sufficiente per decidere di restare e sentire la fiducia che il club ha in me. Io mi limiterò a dare il meglio per onorare la maglia del Milan”.
Valerio Paini
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