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La semifinale di andata di Coppa Italia, andata in scena ieri sera allo stadio 'Olimpico' di Torino, , sottolinea 'La Gazzetta dello Sport' questa mattina in edicola, ha dato emozioni a tutti. Più, però, all'Alessandria, uscita a testa alta da una sfida dove il Milan di Sinisa Mihajlovic ha, ancora una volta, deluso le aspettative.
Un Diavolo più … 'grigio' della squadra piemontese, non proprio un buon viatico in vista del derby contro l'Inter di domenica sera. L'Alessandria, evidenzia la 'rosea', ha cercato di restare in partita almeno sino alla semifinale di ritorno, in programma il 1° marzo a 'San Siro', e c'è riuscita: da 32 anni una squadra di terza serie non arrivava alle semifinali di Coppa Italia, e ora la formazione di Angelo Gregucci può anche tentare l'impresa.
La partita ha visto il predominio territoriale del Milan, con Mario Balotelli pronto ad abbassarsi, per sfuggire alle marcature dei padroni di casa, e per andare a prendersi il pallone: nei primi minuti, SuperMario dapprima si rende 'autore' di un liscio sottoporta, poi di un errato controllo al limite, poi tenta due volte, senza fortuna, la conclusione, prima di sbagliare clamorosamente un pallonetto con Vannucchi, portiere dell'Alessandria, ormai battuto e superato.
Il suo rigore, però, ha rotto l'equilibrio. Nel momento della sua uscita dal campo, al termine di un'altra prestazione ben al di sotto dei suoi potenziali standard, Balotelli è stato subissato dai fischi. Oltre all'attaccante bresciano, bocciate quasi tutte le seconde linee rossonere: José Mauri, Kevin-Prince Boateng e Luiz Adriano mentre, secondo 'La Gazzetta dello Sport', Andrea Poli è stato il più propositivo delle 'riserve'.
Tutto il Milan, comunque è stato da bocciare: i rossoneri hanno camminato, regalando di tanto in tanto qualche fiammata, ma senza mai schiacciare un avversario di due categorie inferiore. Anzi, l'Alessandria, con gli ingressi in campo di Mezavilla e del bomber Bocalon ha anche provato a far male al Milan, che, nel finale, ha sfiorato, in contropiede, il raddoppio (che non avrebbe meritato) con il palo di M'baye Niang.
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