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Prove di Milan: Suso ok, Sosa playmaker si può fare

Stefano Bressi

Il Milan vince 2-1 una brutta partita contro il Bournemouth. Bene Suso, una certezza. Su Sosa c'è da lavorare. Pasalic a sprazzi.

Ieri in Inghilterra si è giocata Bournemouth-Milan, match amichevole per celebrare l'addio al calcio di Warren Cummings. Il club d'Oltremanica lo scorso anno si è salvato a fatica e nei primi match di Premier League a parso in difficoltà. Nonostante ciò il Bournemouth ha messo in difficoltà il Milan. Poco importa, per i Diavoli questo era più che altro un test per sperimentare qualche giocatore. A fine match tutto lo stadio ha applaudito per Cummings, anche se a vincere è stato il Milan per 2-1. I tre gol si sono susseguiti e sono stati realizzati tutti in tre minuti a metà secondo tempo: Suso al 19', Lys Mousset al 21' e M'Baye Niang al 22' su rigore.

Adesso per Vincenzo Montella ci sarà da lavorare e ragionare, scrive La Gazzetta dello Sport. C'è da capire quali siano stati gli esperimenti più riusciti. In difesa è stato testato Leonel Vangioni, a centrocampo esordio per Mario Pasalic e Josè Sosa (davanti alla difesa). Visto che stava sperimentando, poi, ha chiesto a Suso di giocare mezzala e in attacco ha messo tutti insieme Gianluca Lapadula, Niang e Luiz Adriano. Squadra totalmente inedita. Qualche risposta, però, è arrivata. Il più convincente, come ormai da consuetudine, è stato Suso. Nonostante la posizione poco congeniale si è mosso bene e ha anche realizzato uno dei suoi gol. Meno convincenti Vangioni, Pasalic e Sosa. Il terzino non ha gli automatismi difensivi, il croato rientrava dopo uno stop di sei mesi e si è visto a tratti, mentre Sosa è stato quello che ha fatto le cose migliori, ma sbagliando anche qualcosa. Questione di caratteristiche e adattamento: ha perso due/tre palloni in zona pericolosa e Montella lo ha giustificato dicendo che è successo perché mancavano gli appoggi dei compagni. Ma scegliere la situazione più sicura, per un giocatore offensivo, non è semplice.

Il Milan ha vinto, nonostante tutto. Un po' perché il 2-1 lo ha regalato il Bournemouth e un po' perché Andrea Plizzari ha dimostrato di essere davvero forte. Il rigore del secondo vantaggio è stato procurato e segnato da Niang, che poco prima si era divorato un gol clamoroso. Nel finale è arrivata la paratona di Plizzari: conclusione di Mousset e il numero 35 vola e devia sulla traversa. Non male per un ragazzo di 16 anni. Non male neanche il Bournemouth, comunque. Gli inglesi hanno giocato in modo molto offensivo e giocando un bel calcio, tenendo il possesso a lungo, nonostante anche Montella sia molto attento a questi particolari.

Gli altri bilanci sono parziali: Jack Wilshere da numero 10 ha alternato ottime cose a erroracci, Gabriel Paletta è sicuramente tra i promossi, Lapadula ha lavorato, ma si è visto poco. Nel secondo tempo c'è stato spazio per Cosimo La Ferrara, giovane promessa visibilmente emozionato. Tra una settimana il Milan incontrerà l'Udinese, ma si augura di non incontrare la pioggia di ieri. Tempo da lupi quello di ieri in Inghilterra. L'atmosfera malinconica, del resto, va a braccetto con il momento del Milan. Resta da capire se il sole tornerà presto.

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