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Rabbia, classifica e punti: il gruppo gioca per Mihajlovic

Donato Bulfon

La parola chiave del pre Chievo-Milan è rabbia, con l'obiettivo di scalare la classifica per cercare di salvare Mihajlovic da un futuro che lo vuole lontano da Milanello.

La sconfitta contro il Sassuolo, arrivata dopo un inizio promettente ma con un resto di gara da dimenticare, ha avuto i suoi effetti negativi su tutto l'ambiente. Sono prontamente risbocciate le voci di un possibile esonero o addirittura di dimissioni a fine stagione dovute a incompatibilità con il presidente. Sinisa ieri in conferenza, come d'altronde già fatto in settimana a Milan Channel, ha smentito tutto, confermando la sua intenzione a restare in rossonero, sempre "se non mi cacciano". Parole realiste e forti, come lui stesso ha da sempre abituato chi lo ascolta.

Dalla parte di Mihajlovic, però c'è tutto l'ambiente rossonero: dai tifosi ai giocatori, da Galliani agli addetti ai lavori. E questo sta a significare che l'operato dell'allenatore ex Samp è più che soddisfacente: con il materiale messo a sua disposizione non poteva onestamente fare di più. Certo, il Milan non sarà quella squadra spumeggiante e spettacolare che i diktat presidenziali vogliono, ma per lo meno i rossoneri ora sono una squadra, con un volto ed una fisionomia ben definiti. E di questi tempi non è poco.

La parola chiave del pre Chievo-Milan è dunque rabbia, con l'obiettivo di scalare la classifica per cercare di salvare Mihajlovic da un futuro che lo vuole lontano da Milanello. Il gruppo è compatto e forte: tutti elogiano ad ogni occasione il proprio tecnico, Abbiati, Romagnoli e Niang su tutti. Ora la risposta la dovrà dare il campo: vincere per aiutare l'amico e il condottiero, quello che ha ridato entusiasmo e forza ad un Milan caduto e ferito. Ragazzi, è ora di agire, è ora di salvare il soldato Sinisa!