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Raiola apre per Ibra, ma senza Galliani…

Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan
Il possibile cambio di dirigenza cambierebbe molto nel mercato milanista, sia in entrata sia in uscita. Andando via Galliani si perderebbe il favore di Raiola: tutte le implicazioni

Edoardo Colombo

In questi giorni, la parola calcio fa rima con poesia. Nel mondo del pallone, ora, un altro calcio è possibile. Grazie Ranieri, grazie Leicester: perché in questo caso, per la retorica proprio non c’è spazio. Se il Leicester si è cucito al petto lo scettro inglese, è giusto che tutti possano sognare. No, non significa svalutare l’epica impresa di Ranieri, significa guardare a questo sport con freschezza e positività.

Prenda appunti il Milan, prenda appunti Berlusconi. Anche perché, a Leicester, lo scudetto mica è caduto dalle nuvole. Il proprietario del nuovo club campione d’Inghilterra è Thailandese: il Sig. Vichai Srivaddhanaprabha, appunto. Uno che un minimo ha investito. Il suo nome, addirittura, è più complicato di quello di un certo Bee Taechaubol; si, il Milan ne sa qualcosa.

Ovvio, vendere ai cinesi non sarà la panacea di tutti i mali, ma il popolo rossonero, forse, tornerebbe a sognare. Magari, solo sul mercato. Il possibile cambio di dirigenza rivoluzionerebbe molto il  mercato milanista, sia in entrata sia in uscita. Dai lidi orientali, infatti, sono assai decisi: a Milanello ci sarà bisogno di fare pulizia.

Nell’ultimo trittico di gare ufficiali, Brocchi e molti dei suoi ragazzi si giocheranno il proprio futuro, dovendo dimostrare di possedere i crismi rossoneri. Oggi, però, dalle colonne de “Corriere della Sera”, Mino Raiola ha sganciato una bomba, con molta risonanza su Casa Milan. Infatti, l’edizione odierna del Corriere della Sera riporta una parte delle dichiarazioni fatte dal Re Mida dei procuratori sportivi a GQ, che sarà in edicola domani: “Ibrahimovic potrebbe tornare in Italia, al Milan. Balotelli? Se avesse avuto la testa di Ibrahimovic, Messi avrebbe qualche Pallone d’Oro in meno”.

Il Milan, però, deve fare attenzione. Un cambio di proprietà esautorerebbe Galliani dalla sua carica di vertice nella società rossonera, perdendo così i favori dell’amico Raiola. Ad esempio, nascerebbero immediatamente problemi con Bonaventura e Donnarumma – le due stelle del Milan, nonché due giocatori sotto l’egida del buon Mino – poi per l'arrivo di Ibrahimovic (nonostante l'apertura di oggi).

Il Milan, come il piccolo grande Leicester, ha il diritto di sognare in grande. Per farlo, però, serviranno iniezioni di denaro e tanta lungimiranza, con la speranza di non perdere gli unici due pezzi pregiati del gruppo rossonero: Donnarumma e Bonaventura.

 

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