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Il giovane portiere si conferma una delle note più positive dell'intera stagione rossonera. Se è vero che nella ripresa, anche grazie al dominio del Milan, non viene quasi mai chiamato in causa dagli attaccanti giallorossi, va detto che il primo tempo non condanna il Milan soprattutto grazie al giovanissimo estremo difensore. La sua parata dopo 18" su Sadiq è favolosa, così come quella su Rudiger, dove d'istinto devìa sulla traversa un pallone colpito da vicino dal difensore giallorosso. Le sue uscite e i suoi rinvii danno sicurezza: impeccabile.
Tra i protagonisti del primo tempo c'è anche lui: anticipa diverse volte i centrocampisti di casa, è propositivo e determinato, sostituisce bene Montolivo anche se il suo principale compito non è impostare. La sua tenacia viene premiata nella ripresa, quando è bravo a raccogliere un cross dalla destra di Honda e trasformarlo in gol con un colpo di testa. Unica nota negativa è il gol che si divora poco dopo: Boateng è bravissimo a sfruttare un errore di Rudiger e a mettere in mezzo, dove Bacca fa passare la palla in mezzo alle gambe con un velo per l'ex Genoa, che in corsa calcia però alto.
Il ritorno nel campionato italiano è senz'altro positivo. Sostituisce Luiz Adriano, ma si pone alle spalle di Bacca, anzichè al suo fianco. Corre continuamente, intercetta diversi palloni e raramente li perde, smistandoli bene tanto ai centrocampisti quando ai finalizzatori come Bacca e Honda. Dimostra di aver voglia di ricominciare e di essere determinato: la sua fame può solo far bene. Rischia di diventare subito decisivo quando offre a Bacca (che lascia a Kucka) l'occasione del 2-1, sprecata da Juraj.
Il centrocampista ex Genoa è sicuramente il peggiore in campo numero uno in casa Milan. Sbaglia tantissimi passaggi, annaspa in mezzo al campo e fatica a contrastare De Rossi e soprattutto Nainggolan. Non prova mai uno spunto e pare superficiale, non consegnando al destinatario i palloni. Dal 1' al 90' è avulso dalla manovra del gioco rossonero che, peraltro, dovrebbe impostare vista l'assenza di Montolivo. Per il valore economico e le aspettative che si hanno su di lui, decisamente un'insufficienza.
Mihajlovic sceglie di puntare ancora su di lui a sinistra, relegando in panchina Antonelli fino a quando Abate è costretto ad uscire. Il giovane terzino azzurro, però, stecca nuovamente e non ricambia la fiducia del serbo. In difesa va spesso in difficoltà e soffre la velocità degli attaccanti giallorossi, davanti è impreciso, sbaglia molti passaggi e raramente azzecca un cross. Anche quando si sposta a destra, le cose non migliorano: difficilmente il giovane prodotto del vivaio rossonero avrà ancora molte chances.
Dopo diverso tempo, ritrova al suo fianco Luiz Adriano, ma anche oggi il colombiano fatica. Certo, la colpa non è tutta sua, visti i pochi palloni che arrivano dalle sue parti, ma quelli che arrivano non vengono sfruttati. Si smarca bene in un'occasione, dove riceva da Zapata, ma perde il tempo della conclusione, così come si ostina a cercare un passaggio alto in mezzo all'area con i vari Kucka, Bertolacci e Honda.
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