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Romagnoli e una cessione che non s’ha da fare

Alessio Romagnoli Milan
Un'offerta che ancora non arriva ma che dovrà essere, eventualmente rimandata al mittente. Romagnoli sia tecnicamente che economicamente deve restare in rossonero

Donato Bulfon

Un'offerta che ancora non arriva ma che dovrà essere, eventualmente, rimandata al mittente. Romagnoli sia tecnicamente che economicamente deve restare in rossonero. Il giovane centrale difensivo milanista, 22 anni il prossimo gennaio, è al centro del progetto tecnico di Vincenzo Montella e rappresenta un patrimonio per il Milan del presente e del futuro.

Come analizzato da Calcio e Finanza, i motivi di un rifiuto ad una possibile offerta del Chelsea per il giocatore, sono anche economici. Romagnoli è stato pagato dai rossoneri, la scorsa estate, 25 milioni di euro, con un costo storico di 25,25 milioni, comprensivi di commissioni. Al netto dell’ammortamento del secondo semestre 2015 (2,025 milioni) e del primo semestre 2016 (2,025 milioni) il valore di carico del difensore nei conti del rossoneri è pertanto di 20,2 milioni. Considerando che gli accordi con la Roma prevedevano che, in caso di cessione a titolo definitivo del difensore, i giallorossi percepiscano dal club di via Aldo Rossi un importo pari al 30% del valore eccedente 25 milioni di euro, la tanta vociferata offerta di 35 milioni comporterebbe un versamento nelle casse capitoline di 3 milioni di euro. L'incasso del Milan sarebbe quindi di 32 milioni e una plusvalenza di soli 11,8 milioni di euro. Stesso discorso se l'offerta salisse, ad esempio, a 40 milioni, con una plusvalenza di 15,3 milioni.

Tutto questo dimostra che la cessione di Romagnoli non porterebbe particolari vantaggi nè a livello tecnico nè a livello economico, con il Milan che si ritroverebbe una piccola plusvalenza e con un grande difensore in meno.

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