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SEEDORF: “Arrabbiato per la mia esperienza da allenatore? Ne parliamo tra sei mesi”

Daniele Triolo

Clarence Seedorf, a Zurigo per la cerimonia d'assegnazione del Pallone d'Oro 2015, ha lanciato delle frecciate al Milan

Clarence Seedorf, presente a Zurigo per la cerimonia d'assegnazione del Pallone d'Oro 2015, è stato intervistato, a 'Sky Sport 24', dal giornalista Alessandro Alciato, che gli ha rivolto una serie di domande. Seedorf si è prestato volentieri alle domande di Alciato, ma non ha lesinato una frecciata al suo ex club, il Milan.

SUL PALLONE D'ORO “Messi favorito? Credo che sia abbastanza chiaro chi vincerà. Neymar ha fatto un grande anno, e credo che in futuro lui potrebbe essere quello che farà il salto di qualità. Cos'ha avuto in più Messi? E' costante, sempre decisivo, e comunque nonostante i cambiamenti dell'anno scorso, ha dimostrato grande leadership – ha detto Seedorf -. E' da togliersi il cappello e basta. Un giocatore del campionato italiano che potrà vincere il Pallone d'Oro? Higuain, se continua su questo livello, e la squadra lo aiuterà in Europa, ha il talento per poterlo vincere. Pogba secondo me ha ancora un po' di strada da fare per consacrarsi: ha talento, ma deve continuare a dimostrare”.

SULL'ESPERIENZA ITALIANA “Se mi è passata la rabbia? Non ho mai detto di essere arrabbiato, non ho niente da dire a riguardo della mia esperienza, sono ancora sotto contratto per sei mesi. Ne parleremo tra sei mesi. Per quanto riguarda gli altri allenatori a rischio (Rudi Garcia, Sinisa Mihajlovic, n.d.r.), ognuno parla per la loro situazione. Non posso parlare degli altri”.

SUL REAL MADRID “Che puntasse su Zidane mi sembrava chiaro da un po' di tempo, ma non pensavo ora. Gli auguro il meglio, ed auguro a lui ed ai madridisti che possa andare tutto bene. I motivi non li conosciamo, ma si fidano di lui, credo che lui abbia la voglia di dimostrare la propria validità come allenatore”.

SU HIGUAIN “Higuain più forte attaccante d'Europa? No, Messi e Cristiano Ronaldo lo sono da anni, ed ora c'è anche Neymar. Ma lui ha il potenziale per diventare un attaccante di livello mondiale”.