- Calciomercato
- Redazione
archivio2016
Domenica prossima il Milan tornerà in campo a San Siro dopo la sconfitta di Genova. Di fronte ci sarà il Pescara che a Milano ha avuto sempre poca fortuna.
Nello specifico, gli abruzzesi nella loro storia hanno raggranellato solo un punto in casa dei rossoneri: il 25 gennaio 1981, nella sfida valida per la 19^ giornata di Serie B, costringendo il Milan ad uno 0-0. Le prime 10 partite di campionato hanno in parte rispecchiato i pronostici della vigilia: Juventus favorita, Roma e Napoli le principali rivali per la corsa Scudetto, milanesi in un momento di transizione.
Rispetto a un anno fa la squadra di Allegri ha il doppio dei punti (24 contro 12), un migliore attacco (21 reti segnate contro le 11 del 2015) e una miglior difesa (7 reti subite contro le 9 del campionato scorso) ma, tra le note negative, ci sono le due sconfitte di San Siro contro Inter e Milan, e il rendimento di Higuain che dopo un buon avvio, non va a segno da tre partite e fornisce prestazioni sottotono. Sabato sera ci sarà lo scontro diretto col Napoli, che quest'anno ha il doppio impegno campionato-Champions: finora i partenopei hanno subito gli impegni di Coppa (le tre sconfitte consecutive contro Atalanta, Roma e Besiktas sono un indizio) e anche l'infortunio di Milik ha contribuito a mettere in dubbio la possibilità di competere per lo Scudetto. La sessione di mercato invernale sarà utile per cercare di trovare un sostituto adatto, oltre a rinforzare il centrocampo viste le prestazioni poco convincenti (per il momento) di Insigne.
Dalla sfida di sabato può approfittarne la Roma, che può contare sul trio d'attacco Salah-El Shaarawy-Dzeko (15 reti segnate su 23 complessive) e su un impegno non proibitivo contro l'Empoli. La rosa giallorossa ha poi a disposizione Nainggolan e Totti che può subentrare a gara in corso, e alla lunga si rivelerà la vera anti-Juve per la vittoria finale.
Fuori dalla zona Scudetto si sono segnalate le due facce di Milano: quella made in Italy del Milan, e quella made in Asia interista. Nonostante la sconfitta di Genova, Montella è riuscito a dare un gioco ai suoi ragazzi in questi primi due mesi di campionato, e l'attuale 4° posto è più che meritato. C'è da sperare che il disegno verde del mister napoletano possa continuare, viste le prestazioni dei vari giovani fatti esordire in prima squadra. Diverso è il discorso interista: un anno fa la squadra era in zona Scudetto, ora (complice il cambio di presidenza e il cambio tecnico di agosto) si trova a metà classifica ed è diventata Icardi-dipendente. Gli schemi di de Boer, oltre al difficile dialogo tra giocatori e tecnico, hanno contribuito al negativo inizio di stagione tra Serie A ed Europa League, e da qui al prossimo 20 novembre (data del derby) tutto è possibile, con un cambio in panchina se le prossime due gare (Sampdoria in trasferta e Crotone in casa) non porteranno 6 punti.
Altra delusione di queste prime 10 giornate è la Fiorentina: brava in Europa, pessima in Patria. E anche il pareggio raggiunto in extremis contro il Crotone è una delle conseguenze del mercato estivo, fatto esclusivamente di prestiti, con 4,8 milioni spesi per gli acquisti di Kevin Diks (2,8 milioni) e Ianis Hagi (2 milioni).
Stefano Sette
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
SEGUICI SU: /// /// ///
© RIPRODUZIONE RISERVATA