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Shevchenko: “Manchester 2003 mi provoca ancora grandi emozioni”

Andriy Shevchenko Milan
Andriy Shevchenko, ex centravanti del Milan, è stato intervistato da 'Il Giornale': ecco le sue dichiarazioni più importanti

Daniele Triolo

, ex centravanti del Milan dal 1999 al 2006, e successivamente nella stagione 2008-2009 (322 gare, 175 gol), è stato intervistato da 'Il Giornale'. “Sarà un Europeo spettacolare e incerto fino alla fine. In particolare non sarà facile per nessuno, nemmeno per quelle squadre di prima fascia tipo Francia, Germania, Spagna, Italia e Portogallo. Garantita la sorpresa: mi auguro sia l'Ucraina”, .

Shevchenko ha poi ricordato , disputata allo stadio 'Old Trafford' di Manchester e decisa ai rigori, con tiro decisivo proprio dell'ex attaccante rossonero: “La finale di Champions League procura un'emozione incredibile. La sognano tutti una partita così, ma pochi riescono a viverla. E solo chi non ha mai provato quella tensione che ti logora per giorni e ti travolge non può capire – ha spiegato Shevchenko -. Manchester 2003? Fu una sfida epica, non bella esteticamente ma una battaglia tra due autentiche armate, le più forti e complete in quel momento in Europa. Finì ai rigori che sono un colpo al cuore per i tifosi e un dramma per chi perde. Il mio è un ricordo fantastico perché fu il primo successo europeo e perché fu una rincorsa lunga e complicata, iniziata col turno preliminare. L'ultimo rigore? Mentre mi avviavo da centrocampo pensavo solo a come avrei tirato quel rigore primo di incrociare gli occhi di Buffon senza più cambiare l'idea. E nel frastuono dello stadio non riuscivo a sentire il fischio dell'arbitro: perciò per 10 secondi guardavo prima l'arbitro e poi Buffon, ancora l'arbitro e poi Buffon”.

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