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Simone Inzaghi per sé e per Pippo: “Lazio, riscrivi la storia”

Simone Inzaghi Lazio
La Lazio non passa a 'San Siro' contro il Milan da 27 anni, e Simone Inzaghi si augura di spezzare la maledizione. “Mio fratello? Non era colpa sua”

Daniele Triolo

Un tabù da infrangere, un conto in sospeso da regolare. Doppia missione, questa sera a Milano, per Simone Inzaghi e la sua Lazio: i biancocelesti, come ricordato questa mattina da 'La Gazzetta dello Sport', , quando si imposero per 1-0 il 3 settembre 1989 grazie ad un'autorete di Paolo Maldini; poi, l'allenatore vorrà sistemare anche la 'questione famigliare', al cospetto di quel Milan che, dopo averlo avuto in panchina soltanto per un anno, ha salutato il fratello Pippo.

Inzaghi junior, però, non vuole sentire parlare di 'vendetta trasversale': “Pippo ha fatto la storia del Milan come giocatore – ha detto ieri in conferenza stampa il tecnico laziale – e sarà sempre riconoscente verso quella società. Avrebbe voluto fare qualcosa di grande anche come allenatore. . Al Milan negli ultimi anni si sono alternati 5-6 allenatori, ottenendo più o meno gli stessi risultati. Il problema, quindi, non è la panchina”.

C'è aria di derby, questa sera, tra Simone Inzaghi, una carriera nella Lazio, e l'attuale tecnico rossonero, Vincenzo Montella, ex calciatore della Roma, ma i due sono legati da un bel rapporto. Ecco perché l'allenatore della Lazio ha preferito parlare degli aspetti tecnici e tattici della sfida di questa sera: “, ma sono fiducioso – si può leggere sulla 'rosea' -: la squadra è in crescita, sono soddisfatto di come ci siamo comportati finora. Con il Milan sarà difficile, ma possiamo fare bene. Certi numeri ci sono anche per essere invertiti – ha concluso Simone Inzaghi -, e ”.

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