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Sky, Peppe Di Stefano: “Al Milan serve chiarezza”

Cristian Brocchi Milan
Brocchi non può essere già condannato: Berlusconi è il responsabile del tracollo rossonero. Il passato del Milan è glorioso, il presente è nefasto: è ora di voltare pagina

Edoardo Colombo

“Caro Presidente, vendi il Milan”. La bacheca Facebook di Silvio Berlusconi è piena di messaggi tristi e pessimisti, non di certo da Milan. Ogni tifoso si sta facendo latore di messaggi apocalittici, mai sentiti tra la tifoseria rossonera. Poca fa, ai microfoni di Sky Sport 24, il giornalista Peppe di Stefano, ha dissertato a lungo sui mali interni al club di Via Aldo Rossi, ecco il suo pensiero.

“E’ forse la normale conseguenza di quello successo negli ultimi anni. Si, Verona è stata fatale per il Milan: i veneti hanno messo tanta grinta, i rossoneri nemmeno quella. Se contro il Carpi la banda di Brocchi  ha fatto 3-4 passi indietro rispetto alla gara contro il Carpi, ieri non c’è stato proprio nulla: Menez ha fatto un gol quasi casuale. Nemmeno Guardiola poteva risolvere i problemi in quaranta giorni. A Milanello siamo sempre alle solite: riversare le colpe sull’allenatore non serve a nulla. Qui è c’è un problema più ampio. La panacea ai problemi rossoneri non è di certo il cambio di guida tecnica. Prima c’era una quadra dal punto di vista tattico: il 4-4-2. Ora con il modulo Berlusconiano si è persa anche la quadra sulla formazione. Ovvio, non è colpa di Brocchi, è colpa di chi ha scelto di cambiare allenatore. Anche se, il senso di confusione è giustificato: prima del cambio di Allegri, il Milan aveva cambiato 5 allenatori in tutta la gestione Berlusconi. Adesso si sono susseguiti cinque allenatori in 3 anni. Prima si comprava un giocatore vero, da Milan: ora si comprano più giocatori, ma nessuno di valore. Guardate la Juventus, alla fine ha trovato la strada giusta. Serve chiarezza: il doppio amministratore delegato sta causando malesseri interni. Quest’anno con gli Europei e la Coppa America sarà ancora più difficile fare mercato”.

E’ chiaro: il problema non è solo l’aspetto tecnico. I mali rossoneri sono sparsi in ogni dove. Serve chiarezza: Berlusconi vende o non vende? Il Milan sarà dei cinesi? Arriveranno introiti economici utili a rivoluzionare la rosa?. Il messaggio dei rossoneri è un plebiscito: con il Milan non si scherza, serve amore e dedizione.

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