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Sliding doors: Sarri-Montella e quei destini incrociati…

Luca Fazzini

Stasera saranno uno contro l'altro: Maurizio Sarri e Vincenzo Montella, che l'anno scorso avrebbero potuto allenare Milan (il primo) e Napoli (il secondo)

Maurizio Sarri, allenatore del Milan, contro Vincenzo Montella, allenatore del Napoli. No, non stiamo dando di matto, ma sono due accoppiamenti che potevano essere e non sono stati. A scriverlo è La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina, che ricorda come i due, lo scorso anno, furono vicini alle panchine sopra citate. Galliani, infatti, non nascose mai il suo apprezzamento con l'allora tecnico dell'Empoli, elogiandolo pubblicamente, in privato con lo stesso Sarri e proprio con i toscani, parlandone con il presidente Corsi. La situazione venne poi risolta da Berlusconi, che scelse Mihajlovic. Diverse le ragioni del "no" a Sarri: una sigaretta troppe volte in mano, idee politiche contrastanti rispetto a quelle del numero uno rossonero e uno stile che preferisce il più delle volte la tuta all'abito in panchina.

Montella, invece, non sbarcò a Napoli molto probabilmente per la clausola che lo legava alla Fiorentina, di ben 5 milioni. De Laurentiis, lo scorso giugno, incontrò l'Aeroplanino, senza arrivare ad una fumata bianca, scegliendo poi Maurizio Sarri. Entrambi, inoltre, hanno una caratteristica comune: sono il centro di un progetto dove il club è molto criticato. Tanto a Fuorigrotta quando in Via Aldo Rossi, infatti, i tifosi mugugnano, delusi dal mercato: a Napoli è partito Higuain, a Milano sono sbarcati giocatori di secondo piano. Se dunque, al momento, mancano diverse certezze, gli allenatori appaiono ora come una delle (poche) sicurezze dei rispettivi club: Sarri è al centro di un progetto già avviato, Montella lo sta iniziando proprio in queste settimane.

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