Nella partita di mercoledì pomeriggio contro il Bologna, il Milan ha palesato tanti difetti: di gioco, di organizzazione, di personalità e soprattutto di determinazione sotto porta. Le occasioni ci sono state, ma è mancata la cattiveria di siglare la rete che poteva dare finalmente una svolta alla stagione rossonera. La squadra allenata da Sinisa Mihajlovic fino a questo momento ha segnato 24 reti in 18 gare. Troppo poco per un club che voleva vivere finalmente un campionato da protagonista. E' vero che tutta la manovra offensiva deve essere migliorata, ma è altrettanto vero che gli attaccanti stentano a decollare. Andiamo ad analizzare la situazione delle punte rossonere:
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SORPRESA MILAN, il bomber che non c’è
Niang: il giovane talento francese da quanto è rientrato contro la Juve il 21 novembre, sta effettuando buone prestazioni e l'allenatore serbo non rinuncia mai alla sua presenza. E' stato utilizzato prevalentemente attaccante centrale, ma ha giocato anche sull'esterno. Niang sta dimostrando di essere un giocatore importante sul quale puntare, ma gli manca al momento una caratteristica fondamentale per una punta: la freddezza sotto porta. Anche contro il Bologna ha avuto due opportunità nitide che non è riuscito a sfruttare. Deve migliorare molto sotto questo aspetto, in quanto rischia di vanificare tutto il buon lavoro che fa durante la gara.
Bacca: a differenza del suo compagno di reparto, il cinismo sotto porta non gli manca: il colombiano è attualmente il capocannoniere della squadra rossonera avendo totalizzato 8 reti in questo campionato. Il problema dell'ex Siviglia - semmai - è che non riesce ad entrare nel gioco e troppo spesso non vede la palla. E' chiaro ed evidente che per le sue caratteristiche, il colombiano è un finalizzatore e deve essere messo nelle condizioni ideali per fare gol. E' altrettanto vero però, che Bacca in alcune partite è sembrato un corpo avulso rispetto alla squadra e questo soprattutto in alcune gare in bilico come mercoledì, può essere solo controproducente.
Luiz Adriano: è quello che ha avuto meno possibilità di dimostrare il suo valore. All'inizio della stagione è stato schierato titolare, ma successivamente, in seguito ai numerosi risultati negativi, prima è stato accantonato per far giocare Bacca come unica punta nel 4-3-3, e poi nel 4-4-2 con il rientro in gruppo di Niang. Sembra evidente quindi, che Mihajlovic non lo veda negli undici titolari. Eppure, il giocatore brasiliano meriterebbe senz'altro di giocare di più, visto che in rosa è forse l'attaccante più completo (Balotelli a parte). Il brasiliano sa finalizzare e proteggere palle, giocare di sponda e attaccare la profondità. Non è un fenomeno, ma ha dimostrato affidabilità. La chance potrebbe esserci proprio nella partita più delicata, contro la Roma. D'altra parte, in estate, si parlava di Bacca-Adriano come la coppia perfetta..
Mancano all'appello Menez e Balotelli. Il primo non ha disputato neanche un minuto in questa stagione, in seguito all'infortunio alla schiena. Il francese, che l'anno scorso ha realizzato 16 reti in campionato, può dare sicuramente un po' di imprevidibilità all'attacco rossonero. Mario, invece, ha disputato solo 5 presenze in questa stagione e non gioca dal 27 settembre scorso. In seguito alla pubalgia, Balotelli (in prestito secco dal Liverpool) è stato costretto ad operarsi e tra poco dovrebbe ritornare in campo. Sono mancati i suoi colpi in grado di sbloccare partite come quella con il Bologna. Il risultato? Il Milan segna poco, pochissimo. Eppure visto il valore degli attaccanti il Milan non sembrerebbe avere problemi in attacco. Infortuni, gioco e scarsa cattiveria sottoporta, invece, hanno intaccato le certezze estive. Ora, serve una scossa. Domani sarà l'occasione giusta?
Salvatore Cantone
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