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Dopo aver parlato dell'esordio in maglia rossonera e del suo nuovo possibile ruolo da play-maker (), Josè Ernesto Sosa, intervistato in mattinata dalla rosea, si è anche spostato sulla sua vita privata: "I miei tatuaggi? C’è un po’ di tutto, soprattutto il mio rapporto con religione e lavoro. Tatuo quello che vivo per tenerlo con me. Il viso della Vergine, ad esempio: per me è importante. L'occhio sopra al polso? In Turchia si usa tradizionalmente come protezione dalle cattiverie della gente. Sopra ho anche un gufo. Originariamente doveva essere un altro disegno, poi il tatuatore mi ha detto 'mettiamo un pallone, che rappresenta il tuo lavoro'. Aveva ragione".
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