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e Suso sono le due faccie opposte della stessa medaglia. Lo spagnolo ha saputo trasformarsi da 'fantasma a protagonista' nell'arco di qualche mese, mentre il brasiliano ha fatto il percorso inverso, scrive oggi la Gazzetta dello Sport.
Suso a gennaio aveva all'attivo soltanto 8 presenze, di cui solo 4 dall'inizio, distribuite su tutto il 2015. Era un mistero, un rebus: da una parte la giovane età e le notevoli potenzialità, dall'altra la resa effettiva sul campo. Poi il prestito al Genoa, la cura Gasperini e il ritorno. La sua trasformazione la si era intuita già quest'estate: più convinzioni, movimenti, fiducia, intensità. Suso è tornato da Genova che era un altro giocatore. E ora i numeri lo dimostrano: è un titolare indiscusso, ha il terzo minutaggio al Milan, le ha giocate tutte, subentrando una sola volta.
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