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Suso: le cinque cose che non sapete sullo spagnolo del Milan

Suso, centrocampista offensivo del Milan
Da oggetto misterioso a insostituibile nel giro di 18 mesi (con una parentesi al Genoa). Ecco le cinque cose che non sapete su Suso

Mariano Messinese

SUSO

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Da Milano a Genova, con ritorno. E senza altre soste lungo la strada. Del resto il diretto interessato era stato chiaro:”Ho sempre detto che voglio questo club, il mio desiderio è restare per fare qualcosa di importante. Basta con i prestiti. Sarò molto onesto: alla mia età conta giocare. Se poi posso farlo al Milan, che è un top club, allora è tutto perfetto”. Pensieri e parole di Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre, detto Suso, nuovo solista dell'orchestra rossonera diretta da Vincenzo Montella. Lo spagnolo è sicuramente tra le note più liete di questo avvio di stagione di un Milan che sa ancora cosa farà da grande. Nell'attesa di conoscere il futuro, non resta che concentrarsi sul presente, soprattutto quando promette bene come Suso. Questa è la sua mini biografia in 5 capitoli.

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IL SOPRANNOME

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Comodo: 4 lettere per abbreviare nomi e cognomi lunghi quasi quanto la circonferenza terrestre. Com'è nato? Ereditario. Suso era il soprannome di suo padre. Quando il rossonero aveva cinque o sei anni, uno dei suoi compagni di squadra iniziò a chiamarlo così senza una ragione precisa. Gli altri compagni lo sentirono e iniziarono ad usarlo. Da allora è rimasto.

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LA MARCHESA E LE ORIGINI ITALIANE

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Suso ha il doppio passaporto: sia spagnolo, sia italiano. Infatti i nonni materni di Suso sono piemontesi: di Rifreddo (CN) per la precisione, un piccolo centro adagiato a piedi del Monte Bracco, nel cuore della Valle Po. Rifreddo viene citato per la prima volta nel 1075, in un atto di donazione effettuato dalla marchesa Adelaide di Susa. Suso e Susa: corsi e ricorsi storici? Chissà.

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UNA CHIAMATA TI CAMBIA LA VITA

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A diciassette anni Suso stava per andare al Real Madrid. Era tutto fatto, o quasi. Ma il giorno prima della firma, il tecnico del Liverpool Rafa Benitez chiamò Suso e lo convinse a seguirlo in riva alla Mersey. Susò gioco nelle giovanili dei Reds per due anni. Quando debuttò in prima squadra il suo mentore era però già lontano da Liverpool. A conti fatti, Benitez non ha mai allenato il suo pupillo.

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IN LISTA CON POGBA E LONGO

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Nel 2012 la rivista Don Balon pubblicò la lista dei 101 giovani calciatori più interessanti del panorama calcistico mondiale nati dal 1991 in poi. Nell'elenco spicca il nome di Suso: accanto a top player come Pogba, Hazard, Greizmann, promesse solo in parte mantenute come Ljajic, Niang, Shaqiri e... Samuele Longo.

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IL PRIMO CENTRO

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Il primo gol tra i professionisti è come il primo bacio: non si scorda mai. Suso segna alla quinta giornata della Liga 2013-2014, nel match Almeria-Levante. Raccoglie il pallone sulla trequarti avversaria e con il mancino scaglia un missile terra-aria imparabile per Keylor Navas. Come direbbe Pizzul: tutto molto bello.

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Mariano Messinese

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